Si è spenta all'età di 92 anni la scrittrice, poetessa e insegnante Lucia Mammucari. Molto conosciuta per le sue opere, che spesso andavano a far luce su aspetti storici, culturali o popolari della nostra città, ha speso un'intera vita per la sua professione, l'insegnamento. Tantissimi gli allievi che hanno potuto ascoltare le sue lezioni e imparare il mestiere di vivere, per dirla con Cesare Pavese.
Infaticabile il suo impegno nell'ambito della scrittura: ha dato alle stampe tantissimi libri, alcuni perfino in dialetto. La sua ricerca si focalizzava su usanze, tradizioni, con quel pizzico di nostalgia nei ricordi. Non ha mancato di portare un suo contributo anche alla poesia, ad esempio con la raccolta "Velletri mia", una serie di componimenti in dialetto velletrano.
Lucia Mammucari ha lavorato in paesi non vicinissimi a Velletri, e questo probabilmente ha alimentato il suo amore per la città che le ha dato i natali. Una "maestra di campagna", come la ricordano alcuni. Le sue pubblicazioni in dialetto sono una testimonianza del legame con Velletri: ha pubblicato sia versi propri che componimenti intercettati dalla tradizione orale, come preghiere e invocazioni in latino. Il suo è stato un prezioso lavoro di conservazione e valorizzazione del dialetto.
"Lasciatemi raccontare" è una delle ultime raccolte, presentate in Sala Tersicore qualche anno fa. Aveva portato, Lucia Mammucari, all'attenzione dei lettori anche il dramma della guerra intervenendo nel documentario di Memoria '900 "Velletri 1944". Il suo addio lascia un vuoto incolmabile a Velletri. Già da tempo con problemi di salute, se n'è andata in punta di piedi donandoci in eredità un patrimonio di versi, scritti, pillole di cultura.