Avanguardia nel campo dell’Oculistica alla Clinica Madonna delle Grazie di Velletri: parola al dott. Luchetti

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La Casa di Cura “Madonna delle Grazie” di Velletri si conferma punto di riferimento nel campo sanitario regionale e non solo e continua a offrire servizi all’avanguardia per i pazienti, con apparecchiature e tecniche di ultima generazione e percorsi diagnostici e terapeutici personalizzati. Il dottor Pietro Luchetti, responsabile del Servizio Oculistica, operativo in struttura durante tutta la settimana, sabato compreso, trattando migliaia di casi l’anno, ha presentato l’ultimissima novità che riguarda le lenti ad alta profondità, capaci di correggere tutti i difetti di vista grazie alle doti multiple che restituiscono una perfetta capacità visiva al paziente. Il loro utilizzo è naturalmente legato alle tecniche e metodiche più moderne, impiegate regolarmente presso la Clinica, e che permettono una valutazione preoperatoria del paziente a trecentosessanta gradi, in modo da essere sottoposti al miglior trattamento in fase operatoria.  

La Clinica “Madonna delle Grazie” è sempre più all’avanguardia nel settore oculistico. Da quanto tempo porta avanti questa attività e quali sono i servizi offerti durante tutto l’anno?

Sono ormai quasi quindici anni che siamo stati coinvolti progetto dell’attuale Presidente della Clinica, dottor Guido Ciranna, di creare una unità operativa di Oculistica che potesse offrire servizi sempre aggiornati e con un alto contenuto qualitativo e tecnologico. Sono entrati quindi Medici dotati di alta specializzazione e sono state acquistate nuove apparecchiature diagnostiche e terapeutiche per la cura delle malattie oculari. Nel tempo abbiamo creato un settore espressamente dedicato alle maculopatie, che ci ha permesso di ottenere la certificazione regionale di centro di alta specializzazione, un servizio di retina medica e chirurgica, un servizio di imaging evoluto ed un servizio di cura delle malattie corneali che conta un elevato numero di trapianti di cornea all’attivo. Attualmente questi servizi sono attivi tutta la settimana, sabato compreso, e tutto l’anno, fungendo anche da pronto soccorso diurno, che interviene quotidianamente su tantissimi casi.

Negli ultimi tempi la novità è rappresentata dalle lenti IOL: quali sono gli elementi che le rendono così funzionali? Che caratteristiche hanno le lenti ad alta profondità?

Negli ultimi anni abbiamo visto sviluppare nuovi cristallini artificiali per l’intervento di cataratta, che possono proteggere la retina dalle maculopatie, correggere tutti i pre-esistenti difetti di vista, compresa la presbiopia che si presenta dopo i 45 anni in tutti noi e che comporta difficoltà nella lettura. Le lenti ad alta profondità (EDOF) sono in grado di rendere il paziente libero dagli occhiali per lontano, con un fuoco utile fino a 40 cm senza aloni e senza le criticità dei vecchi cristallini multifocali. Quindi potremo guidare e vedere contemporaneamente il cruscotto ed il navigatore, per esempio. Sono l’ultima frontiera delle cosiddette lenti premium, con capacità multiple nel correggere la visione.

Quali difetti possono correggere queste nuove lenti?

Queste lenti correggono quindi tutti i difetti di vista: miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

Di quali nuove apparecchiature si serve la Casa di Cura Madonna delle Grazie di Velletri per diagnosticare e intervenire sui problemi oculari?

Recentemente abbiamo portato al massimo sviluppo il settore della valutazione di questi cristallini speciali per poter assicurare al nostro paziente una diagnosi certa e predittiva per il post operatorio. Questo grazie all’acquisizione di un aberrometro e ad un topografo con scheimpflug camera di ultima generazione. Adesso possiamo effettuare immediatamente tutti i calcoli per avere la certezza che il paziente avrà la migliore lente possibile durante l’intervento.

Con quali tecnologie e metodiche si lavora al reparto?

Il settore dello studio delle maculopatie si avvantaggia dell’utilizzo di un OCT Spectral Domain di ultima generazione dotato del fondamentale modulo per l’angio OCT, La cornea e il cristallino sono studiati da un Sirius, topografo aberrometro che permette di valutare ogni aspetto della cornea, nonché di un Nidek OPM III aberrometro per lo studio delle aberrazioni del cristallino.

Quanti casi a settimana tratta con il suo team in Clinica?

Ormai siamo a migliaia di visite ed esami al mese e migliaia di interventi l’anno fra cataratte, interventi di cornea, palpebre, retina, iniezioni intra-vitreali, glaucomi e molto altro.

Quali sono gli errori da non commettere per salvaguardare, da giovani e da adulti, la salute dell’occhio?

Il consiglio fondamentale da dare al paziente è di farsi visitare con costanza fin da piccolo, durante lo sviluppo, da adulto e ancora più in vecchiaia. Molte malattie possono essere scoperte solo durante una visita e se aspettiamo di rendercene conto da soli spesso ci procuriamo danni irrecuperabili. Quindi bisogna fare le visite, innanzitutto, per la prevenzione.