Consuelo Quattrocchi: “Romano Favetta è il carattere giusto per rappresentare una città con così tanti abitanti, siamo un gruppo unito con personalità differenti”, così Consuelo, classe 1982, ha voluto esprimere un suo personale parere al nostro giornale, descrivendo chiaramente il candidato a Sindaco Romano Favetta e la lista “Buona Velletri a Tutti” di cui ne è parte integrante
Quali sono i motivi della sua candidatura?
Il motivo della mia candidatura è anzitutto legato alle mie competenze che hanno destato "interesse". Sono laureata cum laude in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Diritto Internazionale e protezione dei diritti umani che attualmente mi permette di collaborare con dei centri di ricerca esteri e scrivere articoli scientifici per riviste fra tutte quella di cui sono Vice Direttore. Dunque ritengo di dover e poter dare alla Comunità un valido contributo. È un momento difficile per il mondo intero e credo sia doveroso offrire di sé una modalità compatibile di partecipazione.
Ha già avuto esperienze in ambito politico?
Tutto è politico, anche la scelta dei prodotti al supermercato. Non occorre alcuna esperienza, ché la vita ha già insegnato quel che serve in termini esperienziali. Poi dialogo, mediazione e capacità di monito fanno il resto per e non contro un da farsi incombente. Si pensi, a proposito, che io sono favorevole alle Assemblee dei cittadini ed anche all'estrazione a sorte dei rappresentanti politici: cosa può contare una precedente esperienza politica se non in molti casi ad avere una coscienza corrotta!
Perché, secondo lei, Romano Favetta è il volto giusto per rappresentare Velletri?
Romano Favetta non è il volto giusto, ma è il carattere giusto, ché occorre lavorare sodo e a tempo pieno, oltre a sapersi circondare delle competenze altrui necessarie, non essere un piacione che ha da dedicare tempo alla propria attività professionale e desiderare per sé un ruolo più appagante, come magari può essere quello di europarlamentare, ciò in vista anche delle elezioni del Parlamento europeo del prossimo anno. Romano Favetta, altresì, è mosso da sincero amore per Velletri e ha il senso della moralità dell'opportuno quando occorre superare gli steccati della burocrazia per intervenire subitaneamente a risolvere una problematica semplice che crea disagio anche ad un solo singolo cittadino. Per questo ed altro, io ritengo che sia proprio lui il carattere giusto per governare un Comune di 53 mila abitanti come Velletri, davvero arretrato su tante cose che direi facili da risolvere e armonizzare. Favetta è un uomo d'azione e non di libri, per citare qui il filosofo Giovanni Gentile, e nella storia dei sindaci d'Italia sono molti i casi di chi ha saputo far bene con questo tipo di caratteristiche. Tra tutti mi piace citare il sindaco pescatore Angelo Vassallo del comune di Pollica, purtroppo ucciso dalla camorra, ma che ciò non ostante ha saputo fare del proprio Comune il gioiello che è oggi; come pure per altro verso Giorgio Guazzaloca, titolare di una macelleria, che governò bene una città come Bologna che per la prima volta con lui passò alla destra.
Come vi state muovendo, insieme alla lista ed al candidato Sindaco, per questi ultimi giorni di campagna elettorale? Come descriverebbe il vostro gruppo?
Il Gruppo è una squadra di caratteri e competenze variegate, di destra e di sinistra, ecologisti e animalisti. C'era anche un Radicale storico, un uomo di grande cultura, escluso a causa di una disobbedienza civile attuata con Marco Pannella ben 25 anni fa e per la quale era stato condannato definitivamente a 2 mesi e 20 giorni con pena condonata per indulto. Malgrado questo però il reato si è "conservato". Sarebbe opportuno modificare la legge che non prevede alcun automatismo di riabilitazione dopo così tanto tempo. È una squadra di oneste e dignitosissime persone, tutte prive di "ombre" e mosse da amore per Velletri. Questa mia intervista credo dia il senso di come ci si sta muovendo. Occorre far sentire alla gente il senso di novità e certezze, spazzando via dal cuore il pattume verbale.
Qual è l’augurio che si fa per le prossime amministrative del 14 e del 15 maggio?
Relativamente all'augurio che ci si fa e si fa alla città di Velletri, vorrei mantenere il riserbo ma spero si crei il contesto idoneo a far comprendere il senso di ciò di cui ho parlato. Buona Velletri a Tutti!