Ultimo aggiornamento:  15 Ottobre 2022

Cosa fare nel caso di decesso dell’intestatario delle utenze di una casa?

Nel momento in cui viene a mancare l’intestatario delle utenze di acqua, luce e gas di una casa, l’erede che rimane ad abitarla deve rifare i contratti?

Se la persona deceduta non ha pagato delle bollette, l’erede è tenuto a pagarle oppure il debito non si trasmette e si estingue?

Se il nuovo intestatario non è parente e la casa viene affittata, l’estraneo paga l’arretrato?

Nel caso la casa rimanga disabitata cosa si può fare?

Rispondo in questo caso a domande tendenti ad avere semplici informazioni. Mi sono state poste telefonicamente da un amico. Considerato il loro interesse generale, ne ho ricavato un articolo.

PREMESSA

Nel momento in cui viene a mancare una persona cara, la priorità è certamente quella di superare un momento doloroso. Passato il periodo di turbamento, però, ci sono delle pratiche da compiere il più presto possibile. Si tratta di adempimenti che conseguono ad impegni, rapporti e obblighi che il defunto aveva assunto in vita. Una delle prime cose che è bene fare, senza lasciare passare molto tempo, è senza dubbio la voltura delle utenze. La legge non impone un termine preciso entro il quale si è obbligati a fare le volture e non sono previste sanzioni. Ciò vuol dire che continuando a pagare le bollette non si corre il rischio del distacco. Tuttavia, anche in mancanza di tempi stabiliti dalla legge o dal fornitore, meglio regolarizzare la situazione al più presto, aggiornando la titolarità delle utenze.

COS'E' LA VOLTURA

Il problema posto si risolve facendo delle semplici volture. In relazione all’argomento trattato, occorre distinguere due tipi di voltura. Quando si parla di contratti, stipulati tra enti pubblici o privati e i vari utenti, si effettua la voltura (contrattuale) per il cambiamento del nominativo dell'utente al quale il contratto è intestato. La stessa definizione (voltura) viene usata anche per cambiare la titolarità dei beni iscritti nei registri del Catasto, che si effettua con una voltura (catastale). C’è da considerare che quando si accetta un immobile in eredità è necessario, anche per procedere alle volture delle utenze, presentare domanda di voltura catastale all'Agenzia delle Entrate competente. Oltre a presentare la dichiarazione di successione, il nuovo titolare del diritto di proprietà sull'immobile deve comunicare ai fini fiscali e contributivi i dati catastali del bene che gli è pervenuto per successione ereditaria

VOLTURA UTENZE

Nel caso del servizio di fornitura dell'acqua, del gas o dell'energia elettrica, la voltura quindi non è altro che il cambiamento dell'intestatario dell'utenza sui contratti. Serve a garantire la continuità dell'erogazione, senza che sia necessario disattivarla in conseguenza della morte dell'intestatario e senza sottoscrivere un nuovo contratto. Nel caso in cui il nuovo intestatario sia un erede che già abitava con il defunto nello stesso immobile, la voltura è gratuita. Non vanno pagati, quindi, eventuali contributi relativi ad oneri amministrativi spettanti al fornitore. Nel caso in cui si volessero effettuare delle variazioni di potenza impegnata o di tensione, in questo caso potrebbero essere addebitati alcuni costi extra. Per immobili non abitativi, adibiti ad altri usi (garage, pertinenze), è previsto un costo abbastanza contenuto.

VOLTURA PER DECESSO

La richiesta di voltura, cosiddetta per decesso, è una procedura molto semplice, in quanto è sufficiente che l'erede compili e invii con raccomandata A/R. un apposito modulo già predisposto dal fornitore e scaricabile dal sito dell’operatore o reperibile presso gli sportelli sul territorio, in cui dichiara in forma scritta di essere l'erede dell'intestatario del contratto, allegando il proprio documento d’identità. Nel modulo con il quale si chiede la voltura, occorre inserire anche l'auto-lettura del contatore, che fissa la lettura di cessazione per il precedente intestatario, diventando la lettura iniziale per il nuovo titolare del contratto. In mancanza di voltura catastale o di altra documentazione idonea, “il diritto di proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell'unità immobiliare servita dall'utenza”, può essere provato anche con autocertificazione. Nel caso in cui l’utenza attribuita al defunto deve essere intestata ad una persona che non sia un erede non si può fare una voltura, ma occorre fare il subentro totale, magari mantenendo possibili benefici tariffati e fiscali.

RIFIUTO MOTIVATO

Se il richiedente non dimostra di essere il nuovo detentore dell'immobile a cui era intestata l'utenza della persona scomparsa o se sussistono altri fondati motivi, i gestori del gas e dell'energia elettrica possono rifiutarsi di procedere al mutamento dell'intestatario del contratto. In tal caso, devono comunicare entro due giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta, le ragioni del rifiuto e possibili soluzioni alternative.

BOLLETTE NON PAGATE

Chi accetta un’eredità, come è noto, entra in possesso dei beni, beneficia di eventuali crediti del defunto, ma deve farsi anche carico dei suoi debiti. Il chiamato all'eredità che non rinunci e vuole fare la voltura delle utenze, proponendosi come erede della persona deceduta, deve farsi carico anche delle bollette non pagate. In sostanza, il nuovo titolare è tenuto a pagare eventuali arretrati al fornitore, ma solo se si tratta di un erede. Se, invece, l’immobile viene venduto o affittato a terzi o ad un parente che non può vantare diritti ereditari, si può chiedere la cessazione amministrativa che determina la chiusura del contratto di luce e gas, ovvero la sua cancellazione. In sintesi, il fornitore comunica al punto di prelievo (distributore) di interrompere la fornitura al cliente moroso che smette di avere il gas o la corrente elettrica in casa. Nel caso di cessazione amministrativa dal punto di prelievo, per riattivare il contatore, il cliente dovrà sottoscrivere un nuovo contratto, sostenendo i costi di attivazione previsti.

CASA INUTILIZZATA

Quando si riceve una abitazione in eredità, non sempre l’immobile viene occupato da chi lo eredita e può capitare che rimanga inutilizzato per un lungo periodo. In questo caso, se l’erede non vuole sostenere i costi delle varie forniture e continuare a pagare le bollette, deve chiederne l'interruzione. Alcuni fornitori prevedono una procedura semplificata per la “disdetta della utenza domestica per decesso”. In questo caso, a differenza di quanto avviene con la voltura, l’interruzione dell’utenza è definitiva. La procedura da seguire per la disdetta delle utenze per decesso varia da fornitore a fornitore. C’è da considerare che se poi in futuro si dovesse decidere di utilizzare l'immobile ricevuto in eredità, per il subentro nella fornitura delle utenze interrotte, bisognerà attivare nuovi contratti, senza alcun collegamento con i precedenti, facendosi carico dei costi previsti.

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