Un’intensa cerimonia quella che si è svolta a Lariano in occasione della Giornata della Memoria. Il 27 gennaio è stato celebrato dalla comunità larianese con una preziosa intitolazione, quella del giardino comunale antistante al Municipio, dedicato a Roberta Rina Calò. Roberta era una bambina ebrea e fu rastrellata, a Roma, il 16 ottobre 1943 morendo ad Aushwitz nell’orrore del campo di concentramento simbolo dell’eccidio nazista.
GLI INTERVENTI E LE TESTIMONIANZE
Da qui la decisione, da parte dell’Amministrazione Comunale, di intitolare il giardino a lei. Oltre alle autorità comunali, con il Sindaco Maurizio Caliciotti, l’Assessora alle Pari Opportunità Chiara Colasanti e l’Assessora alla Cultura Maria Grazia Gabrielli, sono intervenuti la dottoressa Gabriella Yael Franzone, Coordinatrice del Dipartimento Attività Culturali della Comunità Ebraica di Roma, e Milena Pavoncello, dirigente della scuola primaria “Vittorio Polacco” di Roma che all’epoca fu frequentata da Roberta Rina Calò.
L’ASSESSORA CHIARA COLASANTI: “RIFLETTERE”
“Grazie alle testimonianze e alle ricerche nell’Archivio Storico della comunità ebraica”, ha detto l’Assessora Chiara Colasanti, “è stata ricostruita la storia di questa bambina che ci ha permesso di inviare la documentazione necessaria alla prefettura per ottenere il consenso. Abbiamo scelto di intitolare il parco alla bambina proprio perché è un parco giochi, e crediamo che in questo modo genitori e figli che lo frequentano potranno notare quella targa e riflettere sulla morte violenta e prematura di questa bambina. Inoltre, intitolarlo a una donna ci ha consentito di portare avanti la nostra idea di colmare il gap che intercorre tra intitolazioni maschili e femminili a livello toponomastico”.
LA RICOSTRUZIONE DI UNA STORIA FAMILIARE
La scelta dell’amministrazione comunale larianese ha inoltre consentito a molti di conoscere la storia di Roberta. La stessa comunità ebraica ha riallacciato i rapporti con i familiari, e a Lariano sono stati invitati e sono intervenuti anche Eugenia Calò, cugina di primo grado di Roberta Rina, oggi 97enne, e sua figlia, Flora Pace, insieme al nipote. Tutte le generazioni discendenti, dunque, per omaggiare una bambina dalla sorte avversa.
A concludere la cerimonia, dopo lo svelamento della targa, le letture su Shoah e Olocausto a cura dell’Istituto Comprensivo di Lariano e una piccola rappresentazione teatrale di due attori della Compagna Simposio di Tivoli per la regia di Enzo Toto, con un estratto dello spettacolo “Sommersi”.