Guido Tonelli, l’amore per la scienza e il gusto della scoperta: presentato “Materia. La magnifica illusione” a “Velletri Libris”
Dalla scienza alla divulgazione, il passaggio non è immediato. Parola di Guido Tonelli, ricercatore e professore per anni e scrittore solo di recente e a seguito di alcuni particolari eventi. L’ospite della penultima serata di “Velletri Libris”, davanti alla numerosa platea del Chiostro della Casa delle Culture e della Musica di Velletri, ha presentato “Materia. La magnifica illusione”, edito da Feltrinelli. Altro successo di pubblico e di critica per la manifestazione organizzata dalla Fondazione De Cultura e dalla Mondadori Bookstore Velletri/Lariano/Genzano/Frascati/Cisterna.
La serata si è aperta, come di consueto, con le degustazioni enogastronomiche gratuite. Massimo Morassut, in rappresentanza del CREA, ha presentato la cantina ospite della serata, ovvero l’IIS “Cesare Battisti” di Velletri. Spazio, poi, all’area dedicata alla poesia, con il “Piccolo prologo in versi” curato da Claudio Leoni e Giulio Mazzali che ha visto protagonista la poesia di Lucrezio, Leoni e Maggiani.
Guido Tonelli, intervistato da Daniele Dibennardo e preceduto dalla splendida performance di disegno dal vivo di Roberto Mangosi, è entrato subito nel vivo della sua ultima pubblicazione partendo dall’inizio, ovvero gli albori della sua passione per la fisica. Una passione non innata, né tantomeno cresciuta col tempo, bensì casuale. Il professore e ricercatore ha svelato infatti di avere avuto a lungo una certa avversione verso la materia, proteso più per storia, filosofia, greco, latino. “Da piccolo”, ha detto, “giocavo a pallone, cercavo le bisce, rubavo ciliegie e facevo la vita di paese. Non ho mai neanche una volta immaginato che avrei fatto il fisico. Ero indeciso se fare architettura o meno. Mi convinse un amico, dissuadendomi dal fare architettura, e ripiegai sulla fisica perché erano ‘solo’ 19 esami”.
“La fisica”, ha continuato nel suo racconto Tonelli, prima di addentrarsi in questioni più tecniche, “mi veniva facile ma ho avuto molte difficoltà iniziali. Studiando a Pisa, entri in università e trovi il busto di Galilei e i suoi strumenti, poi Pacinotti, la tesi di Enrico Fermi. Le prime settimane di lezione non capivo nulla e credevo di aver sbagliato tutto, poi la logica sviluppata con le materie umanistiche mi è venuta in soccorso e diventava tutto più semplice”.
Tonelli è uno dei ricercatori che ha guidato la caccia al bosone di higgs, scoperto del 2012. Fino ad allora, per sua stessa ammissione, non aveva mai pensato di scrivere un libro. Il punto sta nel fatto che di certe scoperte ci si rende conto dopo, soprattutto se le si è vissute in prima linea. Le difficoltà, i colpi incassati, la capacità di rialzarsi e ripartire: queste e tante altre sono le peculiarità interiori che un fisico deve mettere in conto. “Dopo trent’anni in questa battaglia”, ha detto l’autore, “ti rendi conto di ciò che è successo, da dove sei partito e il fatto che si sono praticamente riscritti i libri di fisica e si cambia il modo di vedere le cose. Ecco allora che scrivere un libro diventa un impegno civile ed è così che intendo la scrittura”, ha aggiunto.
“Ho scritto ‘Materia’ perché la questione di cosa siamo fatti noi o di cosa è fatto l’universo non riguarda solo gli scienziati: ci siamo posti tutti questa questione e mi piaceva dibatterne”, ha precisato Tonelli. “Così, con una congettura, ho immaginato di trovare spiegazioni plausibili del perché gli umani si chiedono di cosa è fatta la materia”. A conclusione della presentazione molte sono state le domande arrivate dal pubblico.
Con le consuete e attese foto-ricordo e il lungo firma-copie va agli archivi anche la dodicesima e penultima data di “Velletri Libris”, prima del rush finale con la grande serata in programma per domenica 10 settembre. Il Festival è patrocinato da Ministero della Cultura, Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, SCR Sistema Castelli Romani. Partner enogastronomici sono Casale della Regina e CREA Viticoltura-Enologia, mentre gli sponsor ufficiali sono Clinica Madonna delle Grazie, Class Auto, Allianz FC Group Cancellieri, Banca Popolare del Lazio. L’iniziativa, ideata e realizzata da Mondadori Bookstore Velletri-Lariano-Genzano-Frascati-Cisterna e Fondazione De Cultura, si avvale della collaborazione della FondArC e della media partnership di Radio Mania e Velletri Life Giornale. Per tutte le informazioni il sito ufficiale è www.velletrilibris.it, mentre si possono seguire le pagine social della rassegna di Facebook e Instagram. L’appuntamento è con Pupi Avati, Corrado Augias e i giurati del Premio “Velletri Libris” per la maratona finale di domenica a partire dalle 18.30 al Chiostro.