Fra le molteplici iniziative in programma per il prossimo week end in occasione del 160esimo anniversario della ferrovia Velletri-Roma c’è spazio anche per il modellismo. Nel ricco evento organizzato dalla Fondazione Magni-Mirisola, presieduta da Alessandro Filippi, insieme all’Associazione Apassiferrati è prevista infatti l’esposizione di un plastico ferroviario nella vecchia sala d’attesa di I classe oggi chiusa al pubblico a cura di Roberto Giovannoli, del Gruppo Fermodellistico Pontino, che abbiamo intervistato.
Roberto, quando hai sviluppato la passione per il modellismo ferroviario? È una cosa che è nata in te da piccolo?
La passione è nata quando avevo 10 anni, mio padre per la Befana mi regalò uno splendido circuito della Markling, ancora oggi la numero uno fra le varie produttrici. L’ho seguita, questa passione, fino a 15 anni, poi si è momentaneamente fermata. A 50 anni, dopo aver rivisto un plastico, è scattata una scintilla e ho cominciato a farne uno mio a casa. Poi ho dovuto prendere un garage più grande, dato che avevo invaso la mia abitazione. Da lì non mi sono più fermato…
L’idea di creare un gruppo di appassionati da dove salta fuori?
Avevo bisogno di interlocutori col quale scambiare le mie esperienze, i consigli. Ho iniziato con il passaparola fino a trovare altri amici che condividono la mia stessa passione. Così è nato il Gruppo Fermodellistico Pontino a Latina.
Avete realizzato un plastico, come gruppo?
Sì, dopo aver avuto la sede a Borgo Bainsizza abbiamo messo su un plastico di 25 metri, visitabile, di cui alcuni video sono su Youtube. Il plastico riproduce la linea ferroviaria da Latina a Priverno. Qui a Velletri, invece, monteremo dei moduli da 60 e 80 cm in scala H0.
Come vi siete collegati a Velletri e a quest’evento per esporre il plastico?
Grazie a Umberto Savo, che mi ha reso partecipe di questa ricorrenza. Esposto il progetto ai soci, tutto si è concretizzato. Il plastico che porteremo è del Gruppo Fermodellistico Pontino.
Un’ultima domanda sul rapporto fra i bambini e il fermodellismo. Il trenino oggi ha lo stesso fascino di allora?
Sì, e i bambini che si appassionano sono tanti e sono la nostra speranza. Oggi tutti sono distratti da telefono e computer, si è perso un po’ quell’amore per la manualità. Però quando i bambini vedono il plastico sono contenti. Il treno non smetterà mai di affascinare…