A Velletri vendono rivelazioni un tanto al chilo. In un paese di 60mila abitanti, perché a tratti di paese si parla anche se ha le dimensioni e la popolazione di un capoluogo di provincia, ci sono due cose che in questo periodo elettorale tirano: un Sindaco che tenta di fare una provocazione e non ci riesce per niente e un tam tam social che passa da giorni, ogni ora, a parlare di una provocazione non riuscita.
I fatti, in sintesi: Giorgia Meloni vince le elezioni, il centrodestra a Velletri esulta perché erano anni che non si affacciava intorno al 50%. Nel Consiglio Comunale di qualche giorno dopo il Sindaco, politico di lungo corso del PD che proprio Socrate non è, tenta di spiegare all'assise che il sentore popolare va rispettato e che se fosse stato uno qualsiasi probabilmente avrebbe votato la Meloni. Il volto della vice-Sindaca Ciafrei è già un meme di quelli destinati a durare, gli occhi sgranati come se il suo Sindaco avesse detto che avrebbe votato la Meloni. Ah, no, è proprio quello che ha detto. Anche la Meloni, se avesse assistito alla diretta, avrebbe reagito come la Ciafrei.
Il Sindaco di una cittá che per dimensioni e numero di elettori fa gola ai partiti, alle Amministrative, certe cose non deve dirle, chiaro. Inoltre se vi sono cittadini che votano per sentito dire o perché l'onda è quella - ed è innegabile che i flussi si muovano anche per moda - è interesse dei partiti che ciò non accada, Meloni compresa. La leader di FDI indubbiamente sta mostrando intelligenza in questa prima fase di formazione del governo, con un approccio interlocutorio e prudente: sa che i cittadini non le perdonerebbero scivoloni. Pesa le parole, non si lancia in provocazioni. Non ha mai detto che alle Amministrative 2018 avrebbe votato Pocci e neanche che Letta è simpatico.
Fra le cose dette dal Sindaco di Velletri e finite sul tg4, fra l'ironia del primo cittadino di Pesaro Ricci e il giornalista Sansonetti, quella più grave e purtroppo più vera non riguarda il falso endorsement per la Meloni ma la mancata libertà degli elettori. "Noi non siamo elettori liberi": nell'assurdo, quello che ha detto Pocci è vero. Esiste un Sindaco della Lega o del PD che può votare un altro partito? Al massimo non si schiera più di tanto, ma è naturale che si sia organici al partito per cui si lavora nelle istituzioni. Chiedersi se sia giusto è un'altra questione. E i cittadini sono liberi al momento del voto? Moralmente, si intende? Occorrerebbe studiare i flussi e ricordare quanti voti hanno spostato gli 80€, il Reddito di cittadinanza, il milione di posti di lavoro. È gravissimo che un esponente delle istituzioni si esprima così, è ancora più grave che ci sia un fondo di verità in ciò che dice.
Ma nessuno vuole salvare Pocci, che si sarà reso conto dello scivolone. I sette secondi di video circolati in rete racconteranno sempre che il Sindaco di Velletri avrebbe votato la Meloni. Inutile tentare una contestualizzazione del discorso, un politico esperto come Pocci certi errori dialettici li potrebbe e dovrebbe evitare. In fondo la leader di FDI, peraltro ospite a Velletri in occasione delle Amministrative 2018, è andata sicura alla vittoria anche senza il sostegno del Sindaco di Velletri.