Si è celebrato domenica pomeriggio il Consiglio Comunale Straordinario per dare il benvenuto al nuovo Vescovo della Diocesi veliterna, monsignor Stefano Russo. Insieme ai Sindaci del territorio, il primo cittadino di Velletri Orlando Pocci ha accolto il nuovo Vescovo e pronunciato un discorso di benvenuto che di seguito riportiamo integralmente.
Eccellenza, le porgo il nostro sincero e appassionato benvenuto. Sono qui con me i Sindaci della Diocesi a significare l’unità di un territorio che è legato da una comune appartenenza e che oggi si ritrova a darle il benvenuto nella forma ufficiale ma anche nella convinzione profonda di un incontro umano che segnerà il nostro futuro prossimo.Benvenuto a Velletri, una Città millenaria fiera del proprio passato e autenticamente impegnata nella costruzione di un futuro solidale e di pace com’è nella sua più intima natura. Iniziamo oggi un cammino da compiere insieme, sfide impegnative in una stagione di cambiamenti epocali che stiamo affrontando con le paure e le speranze di un tempo complesso che, come ci ricorda Aldo Moro, dobbiamo viverlo con tutte le sue difficoltà. Eccellenza, ci consideri come un pezzo importante della sua nuova famiglia. Con gioia le apriamo i nostri cuori forti del grande legame di fiducia che le donne e gli uomini di tutta la Diocesi hanno con il suo Vescovo. Oggi conosce Velletri, successivamente gli altri comuni, in tutti troverà una caratteristica originale ma la comunanza di averla come guida, come Pastore.La sua fama la precede, siamo felici per la decisione del Santo Padre di farle guidare la nostra Diocesi, la sua esperienza, le sue idee, saranno per noi una fonte dalla quale attingere quotidianamente le risorse per costruire insieme ma anche per conoscerci, per entrare in quell’armonia che sempre abbiamo costruito con il nostro Vescovo.Abbiamo speranza e fiducia che, dall’alto del suo magistero spirituale, saprà trasmettere a tutti impulsi positivi, soprattutto a noi donne e uomini delle istituzioni.Il rispetto degli altri in primo luogo.Un impegno straordinario e costante all'ascolto del silenzio che avvolge i sentieri del bisogno e del disagio, le nostre comunità non fanno eccezione, il peso della quotidianità si avverte forte, cercheremo sempre di collaborare nella ricerca di soluzioni migliori. Prestiamo particolare attenzione per la ricerca di soluzioni ai problemi dei deboli, dei fratelli e delle sorelle cui la sorte ha riservato sofferenze e dolore. Le offriamo e le chiediamo collaborazione nel solco dello straordinario impegno che le organizzazioni cattoliche hanno sui territori della Diocesi.Una stagione confusa, a tratti superficiale, rischia di diminuire la complessità delle sfide che ci attendono facendo decadere il dibattito, dobbiamo invertire la tendenza, restituire il primato al dialogo e al confronto e affrontare la pluralità con rinnovato rispetto per le idee altrui. Sapremo farlo insieme.Mi permetteranno i colleghi sindaci nel soffermarmi un po’ sulle caratteristiche della comunità di Velletri a iniziare dal nome dei suoi abitanti, se cerca su Google la nostra definizione di popolo troverà “Veliterni” che si contrappone al dialettale e più ruspante “Velletrani”; naturalmente noi preferiamo la seconda perché contiene anche quell’elemento invisibile che è l’amore per la nostra terra. Da oggi quindi la consideriamo già un “Velletrano”. Ci definiscono (forse a ragione) testardi e po’ presuntuosi, crediamo di essere al centro del mondo e ci culliamo sulla storia che ha dato i natali a illustri personaggi a partire dall’Imperatore Augusto del quale campeggia una statua sulle scale del Palazzo Comunale. Ma in fondo abbiamo un’anima solidale e siamo accoglienti. Andiamo fieri del nostro passato ma guardiamo al futuro nel solco dell’innovazione che vede impegnate le nuove generazioni a farci evolvere nella sostenibilità di un’economia inclusiva.Il cesto che le abbiamo donato vuole rappresentare la semplicità e la bellezza che si ottengono solo con l’impegno che produce buoni frutti.Solo qualche giorno fa abbiamo celebrato la Giornata Mondiale del Migrante nell’in contro delle tante comunità che vivono il nostro territorio e che lo stanno arricchendo soprattutto con la contaminazione tra le bambine e i bambini che stanno imparando come l’inclusione è un valore e non una minaccia.Una passione ci accomuna tutti: la Madonna delle Grazie alla quale rinnoviamo la devozione ogni anno con la spettacolare processione dei ceri, ne avrà sentito parlare certamente ma viverla sarà esperienza di straordinario, e indelebile, legame con la Città di Velletri. Una devozione che va oltre la fede, salendo le scale del Palazzo Comunale avrà visto la lapide che ricorda uno dei tanti momenti in cui ci siamo affidati alla Madonna delle Grazie come comunità, innumerevoli sono le volte che lo facciamo nell’intimità delle nostre paure e delle nostre speranze. L’opera del Maestro Claudio Marini, che la Città ha voluto donarle, è una rappresentazione del tempo che viviamo, una potenza espressiva che solo l’arte contemporanea riesce a trasmettere e vuole essere un’istantanea che ci ricorda come questo tempo deve essere superato in fretta con lo spirito e le parole del Santo Padre che ogni giorno echeggiano nelle nostre coscienze che debbono essere risvegliate. Insieme faremo del nostro meglio.