Il tema dell’ambiente nelle scuole a Velletri
Nell’ambito di un progetto che auspica il coinvolgimento dei più giovani, ad incominciare dalla popolazione studentesca delle scuole sul territorio, sulle tematiche ambientali e del futuro del nostro pianeta, nella giornata dello scorso mercoledì 3 maggio si è tenuto presso una scuola media di Velletri un primo incontro-conferenza in cui sono stati illustrati argomenti inerenti la formazione del nostro pianeta e la nascita della vita sulla Terra. L’istituto coinvolto in questo evento è stata la Scuola Secondaria di Primo Grado “Andrea Velletrano” facente parte dell’Istituto Comprensivo Velletri Centro.
Nello spirito di offrire ai giovanissimi studenti, non solo utili informazioni a livello scientifico, ma ancor più preziosi stimoli per suscitare curiosità, interesse per i temi ambientali e le problematiche a questi connesse, ho personalmente accettato con sincera passione l’idea di tenere un incontro con dei ragazzi di scuola media inferiore: le classi coinvolte sono state la II E e III E del già citato Istituto “Andrea Velletrano”. Doveroso da parte del sottoscritto innanzitutto porgere i miei ringraziamenti alla Prof.ssa Antonella Isopi, Preside dell’Istituto per la squisita ospitalità offertami e per la sensibilità dimostrata nei confronti di una proposta educativa che vede il tema dell’educazione ambientale quale elemento imprenscindibile e fondamentale per la formazione di una buona coscienza civica e civile del futuro cittadino. Inoltre, i miei ringraziamenti vanno a tutti quei docenti che con la loro assistenza mi hanno offerto un prezioso supporto; fra questi in particolare ringrazio la Prof.ssa di Lettere e Cittadinanza Mirna Manni, la Prof.ssa di Lettere Caterina Paone, la Prof.ssa di Matematica e Scienze Anna Gioielli e, non in ultimo, l’amico Prof. di Scienze Motorie Leonardo Alivernini. In tutti questi docenti ho potuto vedere con grandissimo piacere non solo quella grande professionalità che dovrebbe essere qualità intrinseca di ogni educatore, ma anche una carica umana straordinaria.
Ciò premesso, mi sento di dire che, con l’accettare la proposta di un incontro con dei ragazzi di scuola media inferiore, mi sono sentito investito di una responsabilità non indifferente. I miei anni passati, che mi hanno visto lavorare in qualità di docente a livello universitario o in qualità di addetto alla formazione di personale in vari Istituti di ricerca, hanno rappresentato un periodo di esperienza quasi esclusivamente a contatto con un mondo di adulti. Anche quando si insegnano discipline scientifiche a livello universitario, le quali richiedono un notevole supporto di conoscenze, si ha comunque quel vantaggio dovuto al fatto che si ha sempre a che fare con persone già formate, per le quali è previsto già il possesso di un metodo di studio e quindi di una certa autonomia. L’insegnamento diventa veramente impegnativo, e rappresenta anche una grande responsabilità dal punto di vista pedagogico ed umano, quando è rivolto ai giovanissimi: qui si ha la responsabilità di trasmettere dei buoni esempi, di lasciare nelle menti e nelle coscienze una traccia sana, positiva, di saper pensare, di essere in grado di fare le migliori scelte per il proprio futuro, di comprensione di quei valori profondi che vanno dall’amore per il sapere al senso civico di amore per la giustizia, la legalità, fino alla comprensione di quei valori quali la tolleranza, la solidarietà, la ricerca di dialogo e di un sempre civile confronto, nonché l’amore per la pace ed il disprezzo della guerra.
Sono questi i motivi che mi hanno portato a parlare con i ragazzi non solo dei temi strettamente connessi all’ambiente, alla salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, ma anche a premettere a tutto ciò quanto sia importante avere sempre a cuore ed all’attenzione il tema della pace: si stanno investendo attualmente in tutto il mondo colossali risorse nel settore degli armamenti; in questi ultimi giorni la Commissione Europea ha messo in bilancio un ulteriore pacchetto di cinquecento milioni di euro nell’industria militare; si stanno continuando a mandare armi sui fronti di guerra con l’ipocrita scusa di difendere pace e libertà. Per tutto ciò ho tenuto a dire ai ragazzi che ogni centesimo speso in armamenti è pane tolto dalla bocca dei poveri e dei bisognosi, è denaro tolto all’istruzione, alla cultura, alla scuola, alla sanità ed alla cura e salvaguardia dell’ambiente. Il mio auspicio, come quello di tutte le docenti ed i docenti che hanno voluto supportarmi in questa iniziativa di formazione pedagogica e di coscienza civile presso le scuole, è che questo evento presso la Scuola “Andrea Velletrano” di Velletri sia la prima tappa di un cammino che possa lasciare sul territorio una traccia di bene ed una duratura testimonianza ed esempio per il futuro.
Lucio Allegretti