“Incontriamoci” nel segno dell’indimenticato don Gaetano Zaralli

Altre Notizie

…l’occasione ce l’ha data ancora una volta don Gaetano, a cinque anni della sua morte. Un suo fedele amico, ogni anno il primo dell’anno, ha fatto celebrare una messa quale affettuoso ricordo di Gaetano, nella intimità di una fede pudica e personale.

Ma le cose buone hanno gambe e parole cosicché, dopo un lungo periodo di smarrimento, quest’anno si è deciso che era arrivato il momento di fare compagnia al nostro amico cercando di riunire almeno alcune delle persone che per anni avevano frequentato la chiesa di San Michele Arcangelo e le gioiose messe celebrate da don Gaetano.

Il primo dell’anno è però un giorno particolarmente pigro dopo i festeggiamenti notturni e, le aspettative di riunirci, non erano entusiasmanti. Comunque, il 29 dicembre con un comunicato su fb e uno sul giornale Velletri Life, si cerca di far sapere che la messa delle ore 11, presso il Noviziato di Don Orione, sarebbe stata dedicata anche al nostro caro sacerdote…. Incontriamoci!

La piccola cappella è calda, accogliente e vi si respira un’aria familiare; il giovane celebrante ha saputo coinvolgere l’assemblea con un linguaggio schietto, semplice, ma efficace augurando ai presenti di fare proprie le parole della sacra scrittura e magari di prenderne una sola al giorno e tentare di metterla in pratica… l’attenzione, da parte dei presenti,  era evidente e girando lo sguardo, si rincontravano tante facce conosciute liete di poter, dopo tanto tempo, sorridere scambiandosi segni di affetto e di pace.

Finita la celebrazione, accolti da un piccolo rinfresco all’esterno, abbiamo potuto riabbracciarci, tornando alla vecchia abitudine di interessarci l’uno dell’altro con il desiderio che ci si possa rivedere presto… Gaetano era tra noi e ci sorrideva, i suoi insegnamenti erano tangibili e ci rassicurava perché nulla è andato perduto, il seme ha dato i suoi frutti ed ora è tempo di continuare a vivere appieno i valori evangelici anche solo nella propria intimità.

Ci siamo dati subito la possibilità di un secondo incontro, stavolta, come lui ci diceva in un “cenacolo- pizzeria”, per passare una serena serata:

“Ciao, volevo ringraziare per la bellissima idea di stare insieme, abbiamo passato una splendida serata…” Z.

“Una comunità che, nonostante le distanze geografiche, non è mai venuta meno a quel sentimento di affetto, stima e unione che un sacerdote, senza schemi precostituiti, ha saputo tenere unita; don Gaetano, continuo anzi continuiamo a volerti bene. Grazie” P. e M.

“Ritrovare tante persone, con le quali ho condiviso anni di celebrazioni liturgiche, intorno ad una tavola è stato come rinnovare la presenza del nostro amico don Gaetano, i suoi insegnamenti, la sua impostazione di vita. Grazie ancora” M.

“Nonostante tutto, la comunità di S. Michele vive!” A. e F.

Tanti i pensieri positivi anche se non espressi e tanta la voglia di esserci e di far partecipare anche chi, per i motivi più disparati,  non ha potuto essere materialmente presente vuoi per impedienti pratici, vuoi perché non ha saputo dell’incontro.

Grazie!

Ada Rita Avallone