La presenza della chiesa è attestata già nel 1065 (portale, elementi della porta della sagrestia) ma è dalla metà del XV secolo che, per l’arrivo dei Frati Minori di San Francesco, si sviluppa l’intero complesso: con la ristrutturazione dell’edificio e la costruzione dell’adiacente convento (oggi Scuole pubbliche).
VECCHIO E NUOVO TESTAMENTO
Ulteriori incrementi si ebbero nei secoli successivi, e fino al ‘700, con la collocazione di un nuovo altare maggiore. Durante questi ultimi lavori venne alla luce una lastra sepolcrale paleocristiana del IV sec. d.C. con scene del Vecchio e Nuovo Testamento (detta del “Buon Pastore” o “dell’Orante”) oggi al Museo Civico. Gravemente danneggiata nel 1944, la chiesa è stata ricostruita nell’immediato dopoguerra. Oggi è sede della Confraternita di Sant’Antonio da Padova. A navata unica, impreziosita da cappelle laterali aggiunte a partire dal XV sec., la chiesa è diventata, nei secoli, luogo di sepoltura per le più cospicue famiglie veliterne (Toruzzi, Cinelli, Salimej, Landi, Antonelli, Caetani, Cardinali, ecc.): come evidente dalle numerose iscrizioni, lapidi, monumenti funebri al suo interno.
UN ALLIEVO DEL CANOVA
Si segnalano, tra quest’ultimi, quelli di Battista Cola Antonelli (1464), con figura in bassorilievo, e di Maria Cardinali (1830) opera di un allievo del Canova. Sulla parte di fondo dell’abside un dipinto di scuola romana (metà sec. XVII) con il “Martirio di S.Lorenzo”.
Massimo Fabi