Nonostante le tantissime assenze gli Orobici, grazie anche ad una grandissima prova di carattere, riescono nell’impresa di fermare l’ormai lanciatissima armata nerazzurra. Si interrompe così a quota 8 la serie di vittorie consecutive dell’Inter.
UNA GARA ENTUSIASMANTE
Eppure le occasioni non sono mancate, il più pericolo per la formazione di Simone Inzaghi è sicuramente Dzeko, il cigno di Sarajevo ha provato in più di un’occasione a battere l’estremo difensore bergamasco ma nessuno dei tentativi ha portato al gol, l’occasione più limpida però passa per i piedi di Sanchez (l’eroe di Supercoppa) che si trova davanti solo un grandissimo Musso che gli cancella la gioia de gol. La Dea cerca di arginatre la difesa interista attraverso una fitta rete di passaggi nello stretto che portano ad un solo tiro in porta di Pessina, bloccato facilmente da Handanovic.
RIPRESA PIU’ VIVACE
La ripresa è molto più vivace, le due squadre si allungano, le occasioni si raddoppiano e i portieri diventano protagonisti. In apertura di ripresa, Pessina non trova la via del gol a tu per tu con Handanovic, con il portiere sloveno che compie un vero e proprio miracolo. L’Inter non rimane di certo a guardare e la reazione arriva subito, è ancora Dzeko ad andare vicino al vantaggio ma ancora Musso appare sempre pronto e insuperabile. Poco dopo è ancora il bosniaco a costruire una grande occasione, cancellata soltanto sul più bello da un recupero favoloso di Pezzella. Nella seconda parte del secondo tempo le occasioni diventano sempre di più, le due formazioni vogliono vincere ma ne Pasalic prima ne Muriel poi, per la Dea, riescono a battere un Handanovic in forma smagliante. Per l’Inter invece oltre al solito Dzeko è D’Ambrosio ad avare il match point sul destro, il difensore però non sfrutta un bellissimo assist di tacco di Barella e spedisce la palla fuori.
TANTA INTENSITA’
Match che termina a reti bianche ma che ha regalato grandissimo spettacolo e tanta, tantissima intensità. Nessune delle due formazioni si è tirata indietro, lottando su ogni pallone senza esclusione di colpi. Un pareggio per effetto del quale l’Inter rimane in vetta in solitaria a quota 50, dimostrando per l’ennesima che il grande obbiettivo è quello di arrivare fino in fondo primo in classifica, confermando il primo posto dell’anno precedente. Atalanta invece che sale a 42 punti, confermando il quarto posto e dimostrando che le defezioni non sono un problema per questa squadra vista la lunghezza della propria rosa.