La sezione di Roma del Club Alpino Italiano fu fondata nel 1873, alla presenza di Quintino Sella, ed ebbe come primo presidente Giuseppe Ponzi, distinto geologo, professore all’Ateneo romano, e ben conosciuto per le sue esplorazioni ai vulcani laziali e lungo la catena dell’Appennino.
Un anno dopo, la sezione organizzò la sua prima escursione scegliendo di salire sul monte Artemisio. Allora i soci della capitale partirono in treno alle 5,30 del mattino da Roma ed arrivarono a Velletri alle 7,30. Alle 9 erano tutti riuniti in piazza Romana ed iniziarono subito a salire probabilmente impegnando una carrareccia che allora passava sotto l’attuale villa Bernabei.
Fecero una sosta rifocillante, grazie all’opera di un oste ambulante che portò un cesto di uova sode, panini gravidi ed un barile di vino, nella zona oggi conosciuta come il Pratuccio, a circa 700 metri di quota, allora coltivato a grano, per poi salire lungo la cresta fino in vetta dove giunsero alle 11,30. Nel pomeriggio,tornati a Velletri, vennero accolti dal Sindaco e consumarono un gradito pasto presso l’albergo del Gallo.
Di tutto ciò si conserva la relazione che il prof Paolo Mantovani scrisse e lesse ai soci romani.
Da allora molti piedi son passati sui sentieri dello stivale e in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza dei 150 anni dalla fondazione, venerdì 16 giugno 2023, la sezione di Roma, presieduta attualmente da Gianpaolo Cavalieri, ha voluto rievocare quella salita, con la collaborazione della sottosezione veliterna.
Circa 40 soci del gruppo senior e del gruppo di montagna terapia di Roma, insieme a circa 20 soci veliterni, si sono dati appuntamento presso l’edicola del piazzale del cimitero di Velletri e dopo aver raggiunto la Sorgente Marcaccio, alle ore 11 hanno iniziato un’escursione che ripercorrendo l’antico itinerario li ha portati sulla cresta, poi in vetta, successivamente al passo del Lupo ed infine al rifugio della Forestale dell’Artemisio.
Alle ore 13,30 in vetta il presidente Cavalieri ha letto il passo della relazione che racconta l’arrivo dei soci del secolo passato. Erano le 11,30 del 31 luglio 1874.
Mentre si svolgeva l’escursione, presso il rifugio gestito dall’ATS Natura Matura, i nostri soci Piero Frenguelli (probabile parente del Quintino Sella) e Gianni Ciarla, entrambi ex reggenti della sottosezione, coadiuvati dalle consorti Daniela ed Elisa, hanno predisposto il bellissimo pranzo al sacco conviviale che ha riunito romani e velletrani. La fatica, la fame, l’ombra degli alberi, insieme alla buona pizza, al buon vino, alle ciambellette, al caffè, alla grappa, alla buona compagnia, hanno contribuito a rendere le due ore del pranzo al sacco un momento che rimarrà a lungo nei cuori di tutti.
Col sorriso sulle guancie arrossate, piano piano, ci si è quindi avviati in discesa verso la Sorgente Marcaccio per chiudere un anello che ha riunito in sé gli amanti della montagna di tre secoli.
I festeggiamenti dei 150 anni continueranno sabato e domenica presso il Pian della Faggeta, nel comune di Carpineto Romano, ai piedi della Semprevisa. Fra le altre iniziative si esibirà il coro della sezione di Roma, le cui melodie uniranno ancora chi resta affascinato dalla bellezza della montagna.
Leonardo Alivernini
Foto di Amedeo di Mario