L’esperienza Girls Code It Better alla Scuola Secondaria “Andrea Velletrano”    

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GIRLS CODE IT BETTER è un progetto che si basa sulla realizzazione di prodotti multimediali attraverso dei programmi e delle applicazioni informatiche.   Il corso, che ha visto 20 alunne della scuola secondaria “Andrea Velletrano” impegnate in orario pomeridiano durante il corrente anno scolastico,  è un progetto di “Officina Futuro Fondazione W Group”, che incentiva lo studio del coding e dell’innovazione tecnologica tra le studentesse delle scuole secondarie di I e II grado, in tutta Italia.   

Come si può intuire dal nome, questo progetto è rivolto solo alle ragazze, e ha lo scopo di ridurre gli stereotipi e le disparità di genere, e di coinvolgere maggiormente le donne nel mondo dell’informatica e delle discipline S.T.E.M. In un mondo sempre più “tecnologico” le aziende hanno bisogno di persone con competenze tecniche: la disponibilità di queste risorse determinerà il successo o meno dei Paesi.

Per ogni scuola, partecipano al club-laboratorio 20 ragazze sorteggiate in maniera casuale tra tutte le candidate. Il Club dell’ “Andrea Velletrano”  è stato guidato dalla Coach Docente, Antonella Carrubba, nel ruolo di sostenere le ragazze durante le fasi del progetto e del lavoro di gruppo, e dalla Coach Maker, Lara Rollo, nel ruolo di mostrare alle ragazze le potenzialità delle tecnologie e le avvicina al mondo della creazione.

Il primo incontro si è basato sulla presentazione di ogni ragazza, e sulle aspettative personali, e le coach  hanno aiutato chi non aveva molta dimestichezza con il pc, passando poi alla creazione dei propri avatar, scegliendo tra le applicazioni proposte dalla Coach Maker. Il lavoro che è stato scelto di fare quest’anno  consiste nel visitare il Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini” di Velletri, e su di esso creare dei prodotti multimediali, e pubblicarli su un sito, creato anche noi. 

Dopo aver incontrato l’operatrice del Museo Ilaria Caccia, raccolto idee e informazioni, e fatto tante foto e filmati,  è iniziata la prima vera fase di lavoro, suddivise in gruppi. Ogni gruppo aveva un proprio programma e un lavoro da realizzare, in base alle informazioni apprese al museo. Questa è stata la fase più importante: qui si inizia ad utilizzare il computer, partendo anche dalle sue basi, e a sfruttare programmi nel modo più mirato. 

Dopo aver messo a punto buona parte del lavoro, le ragazze sono tornate al museo per chiedere alla responsabile altre informazioni, e scattare altre foto. Nell’ultima fase di progettazione, il Club è  tornato al museo per condividerlo, e uno dei loro operatori, il signor Gianmarco Marinelli ha controllato se ci fossero delle inesattezze, e ha accompagnato un piccolo gruppo in un ulteriore giro di visita per descrivere altri reperti inizialmente tralasciati, pensando di non riuscire a inserirli. Nel frattempo un gruppo più piccolo ha intervistato le altre operatrici, Carlotta Stipa e Sara Campegiani,  sulla loro esperienza lavorativa.

Alcune applicazioni  e programmi utilizzati sono stati:

Pixton per creare i nostri avatar, Canva per la presentazione, Tinkercad per realizzare degli scacchi che riproducono alcuni reperti esposti nel museo, che poi abbiamo riprodotto con una stampante 3D, Genially per realizzare una escape room, Wordwall per inventare dei quiz sul museo, Cospaces 1 e Cospaces Edu per creare un museo virtuale, Artsteps per riprodurre il museo in 3D, e infine Google sites per creare il sito del progetto, dove abbiamo pubblicato tutti i nostri lavori, con sfondi delle pagine a 360° creati con Sky Box. A lavoro terminato, le ragazze hanno generato dei QR-Code per ciascun prodotto multimediale realizzato.

Durante questo percorso non sono mancati dei momenti  più divertenti e di svago, quali l’ideazione di un logo per le magliette, la realizzazione di una coreografia, e soprattutto la partecipazione all’evento nazionale “Code&Tell” che si è svolto al Politecnico di Bari il 13 maggio. Questo è stato l’aspetto più motivante ed emozionante, poiché le ragazze hanno presentato il lavoro svolto a un pubblico più ampio, e hanno incontrato gli altri Club GCIB del sud Italia, con i quali si sono confrontate, e hanno scambiato idee. Inoltre hanno conosciuto Costanza Turrini, la project manager ideatrice del Progetto Girls Code It Better, e Jessica Redeghieri la formatrice che si occupa prevalentemente di tecnologie creative ed educativo-didattiche, famosa per i suoi tutorial su YouTube. 

… Ma non è finita qui! Perché con l’evento “Quando la storia diventa virtuale”, martedì 6 giugno tutti i lavori multimediali  prodotti dal Club GCIB sono stati condivisi con le famiglie, la Preside dell’I.C. “Velletri Centro”, Antonella Isopi, il vice sindaco, Chiara Ercoli, la consigliera Debora Rossi, e la direttrice dei Musei Civici di Velletri, Rossella Prosperi, proprio nella sala convegni del Museo Civico Archeologico “Oreste Nardini”.