17 agosto 1999
Carissimo Spirito Santo,
sono un semplice prete. Ti scrivo perché so che sai ascoltare.
Hai veramente ragione di essere allegro, perché il mondo, quello che taluni descrivono a tinte fosche, si sta aprendo a te.
Le persone comuni non sanno raccontare con parole teologicamente esatte chi tu sei, a loro basta sentirti vivo nel cuore e manifestare il tuo amore a tutti, nell'intimità della famiglia, nel silenzio rispettoso di chi soffre, nella dedizione senza aggettivi sul luogo del lavoro.
Ti hanno conosciuto quando hanno incontrato Gesù, perciò da sempre ti seguono, perché da sempre hanno capito che Gesù è l’Amore.
Certo non è semplice per loro essere coerenti fino in fondo, ma non hanno alcuna pretesa di perfezione, non vogliono essere migliori degli altri, non vogliono essere i primi della classe, non si sentono per nulla privilegiati, perché scelti da Te. Sanno benissimo che tu non abiti nei cenacoli chiusi con tanto di etichetta sulla porta.
Loro sono gli ultimi, sono gente qualsiasi, addirittura sono quelli che vengono chiamati dai cristiani di primo livello "i lontani"...
Loro, con un sacramento sì e uno no, vivono ugualmente nella tua Grazia. Tantissimi di questi li ho conosciuti personalmente, ti assicuro che nella loro semplicità e genuinità fanno un sacco di miracoli... Però si tratta di miracoli da quattro soldi, di quelli che non fanno chiasso, come quelli che fanno le Madonne alle quali nessuno mai accende un cero, quelle Madonne abbandonate dai più, quelle alle quali qualche volta porto i fiori che trovo sul ciglio della strada.
Lo so, ogni tanto svolazzi anche dalle parti dei "Rinnovamenti"... Compi due o tre giri sulle loro teste, giusto per farli contenti e poi, via..., come il vento che non sa da dove viene e dove va...
Alla gente che mi chiede consiglio, dico di vivere il proprio cristianesimo all'aperto, camminando gioiosi per le "strade".
Non dimenticherò mai, caro Spirito Santo, quel fracasso che facesti nel Cenacolo il giorno della Pentecoste… E quanti calci al sedere fosti costretto a dare a quei rammolliti per portarli sulle piazze a fare gli apostoli!
Caro Spirito Santo, ti ho incontrato proprio nelle piazze e tra la gente comune... e le piazze sono diventate chiesa… Ti ho visto questa mattina al supermercato. Hai fatto un bel sorriso alla cassiera e quella si è decisa finalmente a essere più gentile con la vecchietta che impacciata non riusciva a chiudere il borsellino.
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Non ricordo bene di come sia capitato nella Mailing list di alcuni che appartenevano al “Movimento per il Rinnovamento nello Spirito”. Erano gelosi, perché trattavo con troppa confidenza lo Spirito Santo… e mi allontanarono cortesemente dal loro ambiente.