Se ne è andato in punta di piedi, con eleganza e discrezione, dopo aver tagliato il traguardo dei settanta anni di lavoro in Rai. Piero Angela è più che un divulgatore: un maestro, un volto rassicurante, un punto di riferimento, un uomo che ha dato spunti di vita a intere e diverse generazioni.
La morte è stata annunciata dal figlio, Alberto, degno successore nel campo della divulgazione, con un breve messaggio di commiato.
Piero Angela era malato da tempo e ha avuto il tempo, prima di lasciarci, di scrivere una breve lettera che è stata pubblicata sui canali di Quark e che ha destato profonda commozione in tutti i lettori. Questo il testo: "Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.
È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.
Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese".
Un grande abbraccio
Piero Angela".