Museo Manzù: il gioiello di Ardea – Girovagando

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Un artista, le sue opere, il legame con il territorio: alla scoperta di Giacomo Manzù e dell’omonimo Museo ad Ardea con GIROVAGANDO.

LA STORIA

Chi ha detto che ad Ardea si può solamente andare al mare? La città, che dista solo 20 km dai Castelli Romani e circa 40 km da Roma, ospita il primo museo in Italia dedicato a un artista ancora vivente al momento della costruzione. Il Museo Manzù, progettato dall’architetto Tommaso Porn, viene inaugurato nel 1981 per ospitare le opere donate, due anni prima, dallo stesso artista allo Stato Italiano e destinate alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.

Museo Manzù – Interno

Perché proprio ad Ardea? All’inizio degli anni Sessanta l’artista si trasferisce in una villa nella località Campo del Fico fra Ardea ed Aprilia, oggi rinominata Colle Manzù, e vi vivrà fino alla morte avvenuta nel 1991. Per assecondare il desiderio di Giacomo Manzù, dopo la morte il suo corpo viene sepolto nel giardino del museo dove riposa fino al 2021, anno in cui – dopo contrasti e rivalità tra comuni – la salma viene cremata e deposta nella residenza privata della famiglia.

Tomba dell’artista nei giardini del Museo

L’ARTISTA

Ma chi è Giacomo Manzù? Pseudonimo di Giacomo Manzoni, l’artista nasce a Bergamo nel 1908 e inizia a interessarsi all’arte durante il servizio di leva a Verona dove ammira e studia le porte di San Zeno. Dopo un breve soggiorno a Parigi, si trasferisce a Milano dove gli viene affidata la decorazione della cappella dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nei primi anni Trenta. Da questo momento in poi la fama di Manzù si sparge a livello nazionale e internazionale. Gli studi sulla scultura lombarda romanica e gotica, su Donatello, sugli Impressionisti francesi e su Picasso lo portano a una ricerca sulla verità, attraverso l’utilizzo di linee morbide e una continua presa sul reale.

Museo Manzù – Testa di Giorgio Morandi

LA COLLEZIONE

Il Museo è costituito da due grandi sale collegate tra loro, una dedicata al sacro e una al tema della donna, a loro volta suddivise in diverse sezioni che permettono di venire a conoscenza dello sviluppo della personalità dell’artista e delle tematiche da lui affrontate. La maggior parte delle opere risale al periodo della maturità dell’artista, tra il 1950 e il 1970. All’ingresso i visitatori sono accolti dagli Attori, sculture e disegni a tema teatrale che richiamano gli anni in cui l’artista lavorò come scenografo e che sembrano dare il benvenuto e guidare verso lo spettacolo artistico che si andrà a visitare.

Museo Manzù – Ulisse

La donna rappresenta una delle tematiche principali, sia unita all’uomo delle varie e complesse rappresentazioni degli Amanti, sia da sola assorta in eleganti passi di danza o immortalata in ritratti costantemente ispirati dalla sua musa e moglie Inge.

Museo Manzù – Amanti

Notevole importanza viene data anche al tema dell’infanzia, con sculture di bambini nei quali possiamo ritrovare i ritratti dei figli dell’artista, Giulia e Mileto.

Museo Manzù – Giulia sulla seggiola

Oltre ai noti ritratti di Cardinali risalenti agli anni Cinquanta e alle sue Crocifissioni, sono esposti i preziosissimi bozzetti per le Porte Sacre di Salisburgo e di Rotterdam.

Museo Manzù – Bozzetti per le Porte di Rotterdam e Salisburgo

A chiudere il percorso troviamo una serie di disegni e sculture degli anni Ottanta dedicate alle nature morte che testimoniano l’ormai indiscussa padronanza dell’artista nel bronzo dorato secondo un’antica tecnica di epoca romana.

Museo Manzù – Cestino di frutta (con chiaro omaggio al Caravaggio)

INFO E PRENOTAZIONI

Il Museo Manzù è visitabile gratuitamente e senza obbligo di prenotazione dal martedì al venerdì dall ore 9:00 alle  ore 19:00 e il sabato e la domenica dalle ore 8:00 alle ore 19:00 e si trova in Via Laurentina, Km 32 – 00040 Ardea (RM).