Parte il tour di “Respiri di Bellezza-OUTDOOR”, prima tappa a Velletri 

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Parte il tour estivo di “Respiri di Bellezza – OUTDOOR”, la produzione site-specific firmata dalla coreografa italo-francese Francesca Selva che andrà in scena a Budapest in Ungheria e a Verviers in Belgio ed attraverserà l’Italia facendo tappa a Velletri, Siena, Grosseto, Castiglion della Pescaia, Cerveteri, Chiusi e Torino. 

Il primo appuntamento da non perdere è sabato 15 giugno a Velletri (RM) nell’ambito del festival “Paesaggi del Corpo” realizzato dall’associazione culturale La Scatola dell’Arte ETS con la direzione artistica di Patrizia Cavola. Sarà la Casa delle culture e della musica ad ospitare alle 18.30 lo spettacolo interpretato dai danzatori più esperti della Compagnia Con.Cor.D.A/Francesca Selva Luciano Nuzzolese e Claudia Mazzieri affiancati per la prima volta da due nuovi danzatori che faranno il loro debutto in Compagnia proprio in questa occasione: Valerio Palladino e Ilena De Santis.
“Respiri di Bellezza” è un inno alla fugacità e alla fragilità dell’esistenza umana. La danza diventa il balsamo e la cura delle ferite del mondo e gli artisti con la loro ricerca sono sempre più chiamati a comunicare l’incomunicabilità del mondo, provando a ritrarre, anche solo per un attimo, la bellezza di ciò che ci attraversa e ci sfugge.

Questa edizione di “Paesaggi del Corpo” è dedicata agli “Intrecci” e punta sul dialogo tra corpo/danza e architetture/beni culturali/paesaggi urbani, tra percorso creativo e percorso pedagogico, tra danza e nuove tecnologie, tra arti danza/poesia/letteratura/arti visive/musica/cinema, valorizzando nuove generazioni di autori. 

“I nostri Respiri di bellezza sono molto adatti a questo contesto – ha dichiarato Marcello Valassina direttore artistico di Con.Cor.D.A/Compagnia Francesca Selva – perché sono performance costruite con grande attenzione ai luoghi in cui vengono realizzate e hanno lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul lavoro dei danzatori e coreografi e creare un movimento per la danza attraverso un dialogo basato sulla partecipazione emotiva ma anche fisica. La danza così diventa strumento per valorizzare luoghi magici e dal fascino intramontabile. Siamo convinti che la danza possa essere accessibile a tutti, perché il linguaggio del corpo è universale”.