Il giorno 8/10, al Teatro Artemisio a Velletri, è andata in scena la presentazione pubblica del Progetto Internazionale Europeo “OenoMed” che tra i partner locali vede operare in sinergia il Parco dei Castelli Romani e il CREA Viticoltura Enologia di Velletri. A coordinare l’incontro, il Direttore del Parco dei Castelli Romani, Geologa Emanuela Angelone che in apertura ha dato la parola al Sindaco Orlando Pocci per un saluto rivolto ai sindaci intervenuti, (Genzano di Roma, Nemi, Lanuvio e Albano Laziale) insieme ai responsabili di alcune importanti aziende del territorio del Parco.
PROGETTO FINANZIATO DA UE
Il progetto finanziato dall’UE e presentato dai Ricercatori del CREA e dal Coordinatore italiano, Ing. Manuele Messineo è articolato a livello internazionale su Italia, Francia, Tunisia e Libano e costituisce un partenariato per la promozione di una viti-vinicoltura sostenibile e di qualità nelle aree protette mediterraneo.
MARCHIO DI QUALITA'
In estrema sintesi, il Progetto punta alla definizione di un Marchio di qualità riferito alle aree vitivinicole inserite nelle aree protette dei Paesi del Mediterraneo, attraverso la valorizzazione di caratteristiche particolari largamente già presenti che rispondono ai principi della sostenibilità ambientale.
Per i promotori, una significativa opportunità di qualificazione delle produzioni vitivinicole nei confronti di un mercato dove, la domanda qualificata, in termini di garanzie ambientali ed etiche nel processo produttivo è crescente.
AZIONI SPECIFICHE
Il progetto prevede nei tre anni di attività azioni specifiche finalizzate allo studio di:
- nuovi protocolli e nuove zonizzazioni della viticoltura per aumentarne la sostenibilità;
- nuovi marchi di qualità nell'ambito della normativa di settore;
- pacchetti eno-ecoturistici per promuovere le aree protette e le aziende produttrici;
- promozione commerciale della vitivinicoltura di qualità nelle aree protette in occasione di eventi nazionali ed internazionali.
Insomma, un approccio sistemico, dove la ricerca trova concreta applicazione nel sostenere le aziende che dimostrano, attraverso un apposito marchio, la volontà di garantire al consumatore la trasparenza di un processo produttivo rispetto dei principi generali della sostenibilità. Nel corso dell’incontro non sono mancate le domande, soprattutto da parte delle aziende, che hanno espresso sia condivisione e un generale giudizio positivo, che anche dubbi sull’applicabilità concreta di alcuni strumenti e sull’applicazione a regime. Su questi aspetti i ricercatori del CREA hanno sottolineato l’importanza di questo incontro, cui ne seguiranno altri, finalizzati appunto a testare nel rapporto con le aziende la misura della proposta operativa e raccogliere proposte suggerimenti.