Priscilla Menin (“Noi Domani” per Pocci Sindaco”): “L’eterogeneità della Città torni ad essere un valore fondante”
Priscilla Menin è candidata al Consiglio Comunale di Velletri, con la lista di “Noi Domani”, a sostegno di Orlando Pocci Sindaco. In questa intervista racconta come è arrivata a questa candidatura, presentando idee e progetti da portare avanti nei prossimi cinque anni.
Cosa ti ha spinto ad accettare la candidatura al Consiglio Comunale con la lista Noi Domani?
Sono come in molti di voi una persona dai grandi ideali che era perciò disillusa dalla politica. Sono sempre stata avulsa da essa per proteggere la mia idea personale di bene comune purtroppo non molto di moda in questo ambiente, dove pare invece ci sia un comportamentale egotico costante. Ma l’entusiasmo e la purezza di intenti di NOI DOMANI ha risvegliato la mia voglia di costruire ponti e aprire strade nel deserto.
Quali sono i progetti che vuoi portare in Consiglio Comunale, considerata anche la tua esperienza professionale?
Ho molto a cuore il valore dell’unità nella diversità, credo fortemente in questo per esperienza pluriennale attiva in associazioni umanitarie. Ci sono molte cose pratiche da realizzare, ma le radici e il modus operandi per raggiungerle sono importanti. Non si lavora bene se l’amministrazione non è unita e non punta a diffondere questo stile di vita alla cittadinanza. Voglio impegnarmi affinché l’eterogeneità della Città torni ad essere un valore fondante per l’amministrazione. Sono un’artista poliedrica e nel mio piccolo l’ho sempre fatto. Mi occupo da anni di scrittura, musica e teatro con progetti inediti. Sono Grafica pubblicitaria da 23 anni, appassionata di psicologia e di filosofia, conosco anche per mio vissuto e studio personale le fragilità umane. Non ho mai usato queste conoscenze per ingannare il mio prossimo ma, come persona e poi come artista, utilizzate sempre come minimo comun denominatore per proporre percorsi emozionali catartici al sol fine di unire persone di ogni credo e convinzione. I risultati sono sempre stati davvero sorprendenti, le persone hanno bisogno di sentirsi umane. Viviamo in una società che ci vuole perfetti, in forma e splendenti. Ma la verità è che siamo tutti fragili e questo deve essere chiaro: chi si candida non ha i superpoteri, si mette solo in gioco. Ma siamo tutti esseri umani e sarebbe bello cambiare sguardo. Per farlo c’è bisogno di persone che abbiano già questa cultura.
Qual è il tuo modo di intendere la politica e che progetti hai per la Velletri del futuro?
Come intendo la politica… Sono anche un operatore del benessere iscritto all’albo nazionale ASI settore arti olistiche, oltre a quello del singolo mi interessa anche il benessere collettivo, quindi ho una visione ampia e compenetrante, dove nulla è scisso dal tutto. E, come già ho detto, dove l’eterogeneità si concretizzi in un valore fondante per una Velletri eterogenea, umana e davvero autentica. Credo nell’importanza dell’arte come linfa vitale e nutrimento lenitivo per le nostre anime seccate dai meccanismi sterili di questa società occidentale, nutro un rispetto profondo per i professionisti del settore, per la loro instancabile capacità di dono. L’arte in tutte le sue forme può continuare e anche in modo più forte ad abbattere la separazione tra individui e tra gli aspetti della vita, guidando le anime all’integrità e all’integrazione, come esperienza illuminante sia nella persona singola che nel collettivo. Una mia delicata preferenza per le persone sole. Inoltre amo molto gli animali e mi piacerebbe contribuire alla realizzazione di spazi creati apposta per loro.
Un appello al voto..
Scegliete NOI DOMANI, scegliete la vita, la passione, la purezza e l’autenticità. Perché NOI siamo già così OGGI.