Il Presidente del Consiglio Comunale di Velletri, Sergio Andreozzi, dice la sua riguardo l'esito delle Regionali. L'esponente di Velletri e Beni Comuni, il quale ha apertamente sostenuto Cristiana Avenali (202 preferenze, non eletta) e Rodolfo Lena (340 preferenze, eletto) ha affidato a una lunga riflessione i pensieri del giorno dopo, con uno sguardo già inevitabilmente proiettato alle Amministrative in programma a giugno. "Era veramente difficile pensare ad un risultato diverso a soli cinque mesi di distanza da un netto successo elettorale della destra considerando, tra l’altro, un percepito quasi generale e non del tutto condivisibile di mal governo dell’amministrazione di centrosinistra. Se poi aggiungiamo", ha detto Andreozzi, "la volontà di dividere le forze da opporre a questo trend che ha determinato una maggiore disaffezione alle urne da parte dei votanti di sinistra, veniva facile ipotizzare un epilogo di questa specie. Per quanto riguarda in particolare la nostra comunità il dato è allarmante in vista delle prossime elezioni comunali. Facendo i miei personali complimenti ai nostri concittadini che ci rappresenteranno in seno al Consiglio regionale, Giancarlo Righini di FDI e quasi certamente Tony Bruognolo della Lega, e augurando loro un buon lavoro ed una particolare attenzione ai problemi della nostra città, non possiamo che guardare con estrema preoccupazione all’esito del voto. Il Partito Democratico, nonostante l’aiuto di alcune liste civiche e di LEU non ha ottenuto risultati confortanti ma soltanto cercato di tenere l’onda d’urto del centro destra. L’insofferenza e la frustrazione si è evidenziata nel risultato finale dei due candidati prescelti che, pur sostenuti dall’intero partito con l’appoggio di una parte importante di LEU non sono andati oltre le 550 preferenze. L’unica parte politica che è cresciuta in maniera netta è stata al contrario Forza Italia che vantava tuttavia una candidata locale, Tiziana Pepe. Questo ha comunque determinato un pericoloso spostamento di forza elettorale a destra dell’ attuale coalizione di governo che, dal nostro punto di vista, non è un buon segnale di partenza. Sarebbe necessario ricompattare le forze di sinistra, ammettere i propri limiti ed errori fatti e ripartire con maggior fiducia e nuove idee. Ma la storia politica dell’ultimo minuto ci insegna altro. C’è sempre qualcuno che fa un salto in avanti per distinguersi da gli altri e questo non porterà nulla di concreto e di buono. Il nostro gruppo", ha concluso il Presidente del Consiglio, "sarà molto attento a tutte le evoluzioni e le possibilità di coinvolgimento per le imminenti elezioni amministrative ma non è esclusa, a questo punto, una nostra assenza diretta dalla competizione elettorale, lasciando ad ogni nostro singolo componente la facoltà di schierarsi con chi crede lo rappresenti meglio".