Durante la serata verrà consegnato il premio intitolato ai fratelli Laracca realizzato al maestro Sergio Gotti all’avvocato Patrizia Fede Sabato 22 Luglio, con il patrocinio dei Comuni di Velletri e Minturno, alle ore 21.00 avrà inizio presso il Polo Espositivo “Juana Romani”, la serata per la consegna all’Avvocato Patrizia Fede del Premio Italo e Luigi Laracca sacerdoti somaschi. Sarà la soprano Roberta Orlando accompagnata dal maestro Alessandro Mastrone direttore della Cappella Musicale Clementina a tenere un concerto per ricordare si Padre Italo e Padre Luigi ma anche tutti i religiosi somaschi vissuti a Velletri e che negli ultimi cinquant’anni hanno lasciato traccia di se, attraverso il loro ministero a favore degli orfani e della gioventù abbandonata. Il carisma fondativo dell’ordine di San Girolamo Miani che ha dato spunto all’istituzione del Premio che ogni anno verrà assegnato a personalità che si sono distinte nella difesa dei più deboli, la prima a riceverlo sarà l’avvocato Patrizia Fede veliterna specializzata proprio nel diritto dei minori.
Il premio è una pregevole opera del maestro Sergio Gotti che volentieri si è messo a disposizione per l’iniziativa come ha fatto la scuola musicale Arcangelo Corelli che ha concesso la strumentazione necessaria per la realizzazione del concerto. Nell’intervallo prima della cerimonia di premiazione ci saranno alcune letture tratte dal celebre “Tra le Rovine di Velletri” di Gianmaria Volontè questo per ricordare un momento di vita cittadina che ha segnato la storia. Sono attesi da Caianello i parenti di Padre Stefano Pettoruto e da Valmadrera quelli di Padre Ernesto Rusconi che insieme agli altri religiosi tanto si sono spesi a favore degli ultimi.
Come non ricordare Padre Alberto Busco, Padre Luigi Stella, Padre Vincenzo Cerbara giusto per citarne alcuni. Un grazie va all’amministrazione comunale di Velletri per aver ben accolto l’iniziativa a Michele ed Augusto Pallocca della Corelli, al maestro Sergio Gotti per aver reso possibile tutto questo e naturalmente ai Padri Somaschi perché senza il loro nulla osta niente avremmo potuto fare.