Shany Martin conquista Raiuno: dieci imitazioni in tre minuti per l’artista e attore di Velletri a “ItaliaSì”

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Traguardo importante (e meritato) per il poliedrico attore e musico veliterno Shany Martin. L’artista di Velletri, come già ampiamente annunciato, ha partecipato infatti alla trasmissione di Marco Liorni “ItaliaSì” in onda su Raiuno e seguitissima da un’ampia fascia di spettatori ogni giorno. L’esibizione, che inizialmente doveva andare in onda il 31 dicembre salvo essere poi spostata per la morte di Ratzinger, è stata brillante e coinvolgente e Shany Martin è stato abilissimo a mettere in mostra tutte le sue doti attoriali e da show-man dimostrando, qualora ce ne fosse bisogno, una grandissima capacità di tenere la scena.

“Talenti rari, se non unici”, ha detto Marco Liorni nel presentarlo e non ha esagerato. Con una esibizione tutta dal vivo, infatti, Shany Martin ha dimostrato ancora una volta di essere un bravissimo imitatore e dopo una gag con Mauro Coruzzi (in arte Platinette) si è lanciato in una sfida difficile, ovvero quella di imitare dieci personaggi diversissimi tra loro in tre minuti. Prima di iniziare non è mancato il consueto omaggio alla nostra città: nome e cognome particolari, infatti, non sono passati inosservati e hanno spinto la voce fuori campo (quella che gli ha lanciato la sfida di imitare dieci personaggi in tre minuti, onde evitare un salto all’indietro temporale che ci avrebbe riportato nel 2020) a domandare “ma chissà da dove vieni?” ottenendo un “vengo da Velletri!” ironico ed eloquente come risposta.

Shany ha dunque passato in rassegna – cambiando timbro vocale, mimica facciale e atteggiamento di scena – le imitazioni di Ornella Vanoni, Cugini di Campagna, Louis Armstrong, Carlo Verdone, Bud Spencer, Luciano Ligabue, Amadeus, Elio e le Storie tese, Checco Zalone, Alberto Sordi riscuotendo applausi e cenni di approvazione dallo stesso Mauro Coruzzi e da Marco Liorni, visibilmente divertiti dalla splendida esibizione dell’artista veliterno. Impossibile, poi, non chiedergli il perché di questo nome, che proviene da uno sceneggiato televisivo apprezzato da mamma Donatella, la quale prese spunto dopo essere rimasta incinta: “menomale che non je piaceva Beautiful”, ha scherzato Shany, in un clima di allegria generale. C’è stato tempo poi per ricordare l’inizio dell’attività di imitatore, cominciata sui banchi di scuola e proseguita poi sin da giovanissimo: “imitavo professori e maestri, come tutti, ma facevo alla perfezione la voce di un mio cugino, persona molto nota a Velletri. Un giorno ho citofonato a sua mamma e lei mi ha scambiato per lui. Da lì ho capito…”.

Una vetrina importante per Shany Martin, che ogni qualvolta ne ha l’opportunità dimostra di avere le carte in regola per calcare questi palcoscenici nazionali. Un grande artista, di cui Velletri deve essere orgogliosa, che senza timore e con grande maestria si cimenta in imitazioni e non solo mettendo in scena tutta l’esperienza e la bravura del caso per meritarsi gli applausi dell’intera Italia.