E' del Settembre 2015 l'approvazione dell'Agenda 2030 da parte dell'Assemblea delle Nazioni Unite, che fissa una serie di 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs). Tra le priorità individuate dall 'Agenda 2030 emerge la riduzione degli sprechi alimentari globali, trattata nell'Obiettivo 12, Target 12.3, interconnesso con altri SDG tra cui l 'Obiettivo 2 sulla sicurezza alimentare e l 'Obiettivo 13 sui cambiamenti climatici.
APPROCCIO SISTEMICO
E' del Dicembre 2018 il Rapporto "Spreco alimentare: un approccio sistemico per la prevenzione e la riduzione strutturali" dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ( ISPRA), fonte primaria di dati e notizie sullo spreco alimentare in Italia. Secondo il Rapporto ISPRA "Lo spreco alimentare è un problema globale emergente, con enormi implicazioni ambientali, sociali ed economiche. Il tema è molto articolato e complesso poichè con questo termine non si intende solo lo spreco domestico, ma anche quello che avviene nel corso di tutta la catena alimentare, dalla produzione al consumo finale e diversi aspetti sono stati finora trascurati ....... L 'analisi svolta nel Rapporto evidenzia come gli effetti associati allo spreco alimentare siano dovuti in larga parte alla fase di produzione piuttosto che allo smaltimento dei rifiuti alimentari, nonché ai modelli agroindustriali impiegati. Per evitare tali effetti è fondamentale porre attenzione prioritariamente alla prevenzione delle eccedenze produttive che si formano lungo tutta la filiera. Pertanto, nel definire lo "spreco alimentare " in questo Rapporto si fa riferimento prima di tutto alla formazione di eccedenze da sovrapproduzione e sovra-offerta intrinseca nel modello alimentare prevalente".
CONSUMO E PRODUZIONI RESPONSABILI
Agli inizi di Gennaio 2022, sull'onda degli inaccettabili sprechi alimentari degli italiani, Velletri 2030 pubblicò una News sul tema specifico, dove, con riferimento allo SDG 12 "Consumo e produzione responsabili", Target 12.3"Entro il 2030, dimezzare lo spreco pro capite globale di rifiuti alimentari nella vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo le filiere di produzione e fornitura, comprese le perdite post-raccolto", si citava il Sistema "EU Bioeconomy Monitoring System dashboards" ( JRC2021) che permette di conoscere le diverse componenti dello "spreco alimentare" a livello delle singole nazioni. Un'altra fonte di valutazione degli sprechi alimentari è il Food Sustainability Index 2021, che introduce un sistema di valutazione, applicato a 78 nazioni, che tiene conto dei fattori "società", "ambiente", "economia", che vanno ad impattare sullo "spreco alimentare". I numeri sono difficili da confrontare perchè usano metriche diverse. Si stima che in Italia vengano sprecati dal consumatore finale, ogni anno, circa 68 kg di alimenti.
NESSO ACQUA-CIBO-ENERGIA
Il nesso acqua-cibo-energia è centrale per lo sviluppo sostenibile. L 'agricoltura assorbe circa il 70-80% dell 'acqua dolce impiegata a scala globale e contribuisce anche all 'inquinamento idrico per effetto dell 'uso in eccesso di fertilizzanti, pesticidi e altre categorie di inquinanti. L'89% del consumo idrico umano è riconducibile al solo utilizzo alimentare. Circa il 30% di tutta l 'energia utilizzata a livello mondiale è destinata alla produzione, fornitura e consumo di cibo. L 'analisi dei collegamenti stretti tra questi domini richiede un approccio integrato, per garantire la sicurezza e la sostenibilità alimentare, idrica ed energetica in tutto il mondo. Anche le stime degli effetti ambientali, economici e sociali dello spreco alimentare dovrebbero tenere conto di queste componenti, finora non sufficientemente considerate. Da tenere bene in mente quando gettiamo un tozzo di pane raffermo.
LE APP
Anche per questo motivo si sta diffondendo sempre più il ricorso alle app anti-spreco alimentare, supporto digitale a comportamenti virtuosi nell’acquisto e nel consumo dei cibi, a contrasto di quello che viene definito “food lost” o “food waste”. Tra le app più diffuse in Italia si citano:
Too Good To Go: “Troppo buono per essere gettato”; questa app, nata in Danimarca nel 2015 e attiva in Italia dal 2019, permette a commercianti e ristoratori di mettere in vendita, a fine giornata, il cibo invenduto a prezzi ridotti. I consumatori possono acquistare le “Magic Box” a un terzo del prezzo di vendita, impegnandosi quotidianamente nella lotta contro lo spreco alimentare. Le Magic Box sono delle “borse” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.
Regusto: Il nome di questa app deriva dal latino e significa “gustare di nuovo”. Si tratta di un’app e di una piattaforma per la prevenzione e riduzione degli sprechi alimentari impiegabile nel settore della ristorazione e nelle amministrazioni comunali.
E noi che possiamo fare? Prima di tutto dobbiamo invertire la corsa consumistica ed imparare a consumare di meno, contrastando la cieca corsa a continuare a consumare sempre di più, alimentata dalla cultura del consumismo e da vent’anni di globalizzazione che hanno drammaticamente accelerato la vorticosa discesa verso la distruzione delle condizioni per la vita sul Pianeta Terra. Attenzione, non significa "decrescita", bensì soltanto un uso consapevole delle risorse fornite dal Pianeta Terra. Ricorre il 29 settembre la 3° Giornata mondiale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari, promossa dalle Nazioni Unite. C’è da mettere in pratica da subito tutte le azioni di riduzione degli sprechi, riuso e riciclo, per un’economia più virtuosa e un pianeta più sostenibile.