Tra architettura e spiritualità: il gotico-circestense dell’Abbazia di Casamari – Girovagando
Immaginate un luogo sospeso nel tempo, una piccola fortezza spirituale dove regna un’architettura semplice e robusta. Ci troviamo nella località di Casamari a Veroli, in provincia di Frosinone, nella patria del console e condottiero romano Caio Mario. Qui, nel 1203, sulle rovine dell’antico municipio romano di Cereatae dedicato alla dea Cerere, venne costruita l’abbazia di Casamari considerata una delle più importanti testimonianze italiane di architettura gotica cistercense.
STORIA
Dalle cronache del tempo si evince che già nell’anno 1005 alcuni ecclesiastici di Veroli iniziarono a edificare sulle antiche rovine del sito una Chiesa dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, con l’intento di costruire una comunità monastica benedettina. Intorno alla metà del XII secolo ai benedettini si sostituirono i cistercensi che fecero edificare l’attuale monastero.
Dopo un primo periodo di splendore, Casamari visse circa quattro secoli di lento declino fino a quando, nel 1717, Papa Clemente XI vi introdusse una colonia di monaci cistercensi riformati, detti Trappisti, che ridiedero vitalità spirituale e culturale al monastero. In epoca napoleonica l’abbazia venne depredata e saccheggiata, finché nel 1874, ormai spogliata dei suoi beni, fu dichiarata monumento nazionale.
Attualmente nell’abbazia di Casamari vive una comunità di sedici monaci.
ARCHITETTURA
L’abbazia di Casamari presenta uno stile diverso dai canoni architettonici del tempo, rifacendosi alla semplice e funzionale architettura Borgognona di Francia, propria dell’ordine dei cistercensi.Nel monastero si entra tramite una grandiosa porta a doppio arco e ci si trova subito immersi in un ampio giardino. Percorrendo il piazzale in ascesa e salendo la scalinata sulla sinistra si arriva alla facciata della chiesa preceduta da un grandioso portico dal quale si accede a un piccolo cimitero di monaci.
L’ingresso principale è composto da un portale con sette fasci di archi a tutto sesto sorretti da colonnine. Il timpano è decorato con un bassorilievo con motivi floreali e il portale è rivestito da formelle di bronzo.
Entrando, la chiesa si mostra al visitatore in tutta la sua possente struttura: a tre navate e interamente costruita in pietra lavorata, senza stucchi o opere pittoriche, a sottolineare l’austerità di un’architettura che non deve distogliere il fedele dalla contemplazione del divino che sembra manifestarsi attraverso la luce che filtra dalle altre vetrate di alabastro.
Dal giardino, che si trova tra le due ali del monastero, si accede al chiostro attraverso una piccola scalinata. Qui i monaci passeggiano e si dedicano alla lettura e alla meditazione. Il chiostro presenta una forma quadrangolare (il numero simbolico quattro richiama l’armonia dell’Universo simboleggiato dai quattro elementi: la terra coltivata, l’acqua del pozzo, l’aria e la luce).
Su ogni lato si aprono quattro bifore sorrette da piccole colonne di varie forme. In uno dei capitelli si possono veder rappresentati i ritratti di Federico II di Svevia, che visitò l’abbazia nel 1221, quello del suo cancelliere Pier delle Vigne e un terzo volto attribuito all’allora abate di Casamari.
Dal chiostro si accede al refettorio: un grande salone a due navate sorretto da pilastri dove si trovano lunghi tavoli apparecchiati con tovagliette rosse.
Dal 1950, alcuni locali del monastero sono occupati dal museo dell’abbazia che consta di una collezione archeologica, una pinacoteca e una raccolta di oggetti sacri.
Inoltre, l’abbazia di Casamari è sede di varie attività svolte dai monaci che si dedicano all’insegnamento presso il Collegio san Bernardo, alla gestione della biblioteca e della liquoreria (dove i visitatori possono acquistare prodotti di loro produzione), rendendo così il monastero un luogo di attività culturale oltre che di tranquillità e bellezza.
INFO UTILI ALLA VISITA
L’abbazia è visitabile ogni giorno dalle ore 9:00 alle ore 12:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00.
Si offre, inoltre, la possibilità di effettuare una visita guidata gratuita, previa prenotazione (è gradita un’offerta libera).
Tel: 0775 282371