Ultimo aggiornamento:  10 Agosto 2022

Un anno fa partiva il progetto per il Museo Magni-Mirisola alla Stazione

Quella che l’estate scorsa sembrava un’utopia oggi è una realtà, soprattutto grazie al determinante contributo della Onefacilty del Geometra Marco Silvagni e grazie alla professionalità dell’Architetto Umberto Magni (nipote del regista) che ha curato il progetto di restauro, riqualificazione e allestimento del nuovo spazio.

L'AVVIO DELL'ITER

Esattamente un anno fa di questi tempi ci vedevamo nella sede di Via Luigi Novelli, con l’Ingegner Paolo Silvi presidente dell’Associazione Apassiferrati e con Roberto Azzolini da una amichevole chiacchierata è uscita fuori l’idea di dotare la Fondazione Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola di una propria sede che potesse staccare le sue collezioni e i suoi archivi dalle collezioni d’arte contemporanea della struttura che è stata sede dell’Istituto Statale d’Arte Juana Romani prima e del Liceo Artistico dopo, consentendo così migliore visibilità e valorizzazione ai ricordi della carriera di Gigi Magni e di Lucia Mirisola.

LE PARTI IN CAUSA

Paolo Silvi, vulcanico promotore di iniziative culturali “su rotaia” sposò subito la mia idea di fare della stazione di Velletri un nuovo polo culturale dedicato principalmente al lavoro del maestro Luigi Magni e della signora Mirisola e con una telefonata al funzionario competente di RFI partì il lungo inter burocratico. Dopo la conferma della disponibilità di alcuni spazi e precisamente gli alloggi del personale e la sala d’attesa, abbiamo avuto il primo sopralluogo che ha poi dato il via fattivamente all’iter burocratico che si è formalmente concluso lo scorso 26 Giugno con la firma del contratto di comodato d’uso gratuito.

I LAVORI CON MAGNI E SILVAGNI

Nel frattempo grazie alla consegna anticipata dei locali effettuata il 7 Febbraio 2022, l’architetto Umberto Magni (nipote del regista) ha iniziato la fase progettuale del complesso intervento di manutenzione straordinaria degli ex alloggi e della ex sala d’attesa, locali che andranno ad ospitare i primi la parte museale vera e propria e la seconda la segreteria e la biglietteria del museo. Il sogno non si sarebbe mai realizzato se l’amico fraterno Geom. Marco Silvagni non avesse messo a disposizione le maestranze della sua azienda la Onefaciliy offrendosi di sostenere anche l’impegno economico dei lavori.

L'APPROVAZIONE DEL PROGETTO

Terminato il progetto, il tutto è stato inviato alla competente sovrintendenza per la regolare approvazione essendo la stazione vincolata a norma del codice dei beni culturali, avuta contestualmente l’autorizzazione della proprietà ad iniziare i lavori è stato affrontato l’ultimo step quello della riattivazione delle utenze che ha causato non pochi ritardi, essendo queste disabilitate da circa quarant’anni. In tutto questo un grosso merito va all’amico Alessandro Ercoli, che ha curato la complessa gestione delle necessarie e obbligatorie polizze assicurative responsabilità civile e anti-incendio.  Sbrigati tutti questi estenuanti passaggi burocratici il 30 Maggio 2022 è stato ufficialmente aperto il cantiere per i lavori che dovranno essere terminati entro l’anno per consentire l’inaugurazione del museo.

LE INIZIATIVE

È stato un anno faticoso, sfiancate reso ancora più difficile dalla scomparsa dell’Assessora Romina Trenta che nonostante le sue condizioni di salute non gli permettevano più di essere presente fisicamente, ha seguito tutto il progetto informata costantemente dal presidente della Fondazione Magni /Mirisola, alcune volte abbiamo pensato di non farcela per gli inceppi della macchina burocratica specialmente a livello assicurativo, le polizze sono state adeguate molte volte alle richieste della proprietà. Ma ora tutto questo è realtà, nonostante che la stazione è un grosso cantiere sono in corso anche i lavori di rifacimento dei bagni e dell’atrio, siamo riusciti a far partire in collaborazione con il gruppo scout CNEGEI la prima edizione “Estate in stazione”, manifestazione che nonostante sia novità nel panorama estivo cittadino sta trovando un buon riscontro nella popolazione che all’inizio timidamente ma poi sempre più convinta arriva ad animare le varie serate del lungo programma che si concluderà il prossimo 4 Settembre.

È veramente emozionante sapendo i trascorsi recenti della stazione (abbandonata praticamente a se stessa) vedere la sera i marciapiedi e lo scalo merci animarsi con le opere degli artisti che hanno aderito al progetto Arte in Stazione che ringrazio ad uno ad uno per il coraggio che hanno avuto nell’accettare l’invito ad esporre in un luogo che fino “a ieri” era solo di partenza e di arrivo, qualificanti i vari eventi che si stanno succedendo nei fine settimana.

IL PROGRAMMA CULTURALE

Dalla storia di Velletri con le conferenze di Guido Giani, su Porta Romana e sull’Anfiteatro Veliterno, alla poesia con l’omaggio a Trilussa in ricordo della sua presenza in stazione il 26 Ottobre 1901, al teatro con la compagnia romana dell’amico Fabio Salvati “l’albero della neve” che ha presentato il monologo “Se stasera sono qui” diretto e interpretato da Elena Salvati e il divertente “Cucina Folle” di Wladimiro Sist. La poesia con La Vigna dei Poeti, che grazie alla preziosa collaborazione della presidente Marisa Monteferri sta curando una serie di incontri interessanti e qualificanti, ai quali si è unita la rassegna 100 Gassman che nel centenario della nascita del mattatore ripresenta alcuni dei film cult della storia della cinematografia italiana. Un momento di ricordo e di commemorazione è stato quello che ha visto l’arciprete della Cattedrale Mons. Paolo Picca benedire la nuova statua della Madonna del Ferroviere.

LA PREPARAZIONE DEL NUOVO MUSEO

Un lungo lavoro organizzativo che vi vedrà impegnati fino al 4 Settembre ma qualificante perché tutto questo serve da preparazione all’inaugurazione del nuovo Museo, abituando la gente a venire in stazione e oltre a scoprirne la storia e l’affascinante architettura può fruire di un’offerta culturale nata dal basso, fatta quest’anno “co na scarpa e na ciavatta” come abbiamo detto in un cantiere. Ma la voglia di partire era tanta e dobbiamo ringraziare tutti coloro che stanno collaborando in particolare Fulvio De Angelis senza il suo contributo “Estate in stazione” non sarebbe stata possibile. In ultimo non perché meno importati i funzionari di RFI per il grande apporto nella concessione delle necessarie autorizzazioni.

L'APERTURA DELLA SEGRETERIA

L’apertura nella ex sala d’attesa anche prima dell’inizio dei lavori dell’Ufficio di Segreteria della Fondazione ha permesso di ridare alla stazione un presidio fisso che oltre a fare opera di prevenzione fa anche informazione aiutando in modo volontario l’utenza in questo particolare momento di interruzione della circolazione ferroviaria. Tutto questo nel rispetto delle more del contratto di comodato d’uso che prevede oltre al ripristino del presidio la cura delle aree verdi che stanno tornando come ai tempi in cui la stazione di Velletri, grazie alla passione dei vari “titolari” e del personale era un piccolo salotto.

Alessandro Filippi

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