Aurora Marinelli, la mamma del sindaco Orlando Pocci, se ne è andata da questa vita quasi in punta di piedi, sommessamente così come era vissuta nell'esercizio commerciale dove ha sempre lavorato e circondata dalla sua famiglia che ha sempre adorato. L'aveva colpita una inarrestabile forma di miosia che le impediva di deglutire correttamente e di vivere una vita normale: negli ultimi tempi la malattia l'aveva alquanto debilitata, impedendole una sufficiente autonomia nel quotidiano. Ma Aurora, classe 1938, con grande forza, si era rassegnata al suo destino, accettandolo come impostole da una decisione superiore; aveva pudore a mostrarsi debilitata, lei che era sempre stata una donna forte e specialmente dopo la morte del marito avrebbe voluto prodigarsi di più per la famiglia e per il lavoro. Invece la malattia glielo ha impedito, senza però alterare il suo carattere positivo, generoso e discreto. Indimenticabili i bei giorni di convivialità familiare passati insieme nella sua casa di piazza di Mario sempre piena di nuovi nipoti! Dopo la morte del marito Ivan, il sindaco Orlando e sui fratello Lamberto si sono sempre presi cura di lei con affetto e abnegazione, badando anche che l'esercizio commerciale continuasse a funzionare bene, come ai tempi del nonno Orlando primo, che per primo inaugurò la prima bottega di generi alimentari in quella contrada dove la coltivazione dell'uva era intensa e produttiva. Aurora amava stare a contatto con il pubblico, le piaceva interloquire con i suoi clienti che spesso confidavano a lei pene e problemi economici e familiari, e lei aveva una parola buona e d'incoraggiamento per tutti, e per chi l'accettava anche qualche buon consiglio. L'esercizio commerciale, nel corso del tempo, è stato preso di mira più di una volta dalla delinquenza locale: l'episodio più brutto fu quello di qualche decennio fa, quando all'approssimarsi delle festività ci fu una rapina; in quel caso a Ivan, che si trovava alla cassa, venne puntato un coltello alla gola dai rapinatori e lui, con fermezza e lucidità, non oppose resistenza, lasciò che i ladri gli rubassero l'incasso senza reagire. Aurora fu sconvolta da questo ennesimo furto: il terrore che in quel frangente potesse perdere suo marito in seguito non l'abbandono mai. Una donna semplice ma sempre informata sull'attualità, sui fatti importanti locali e nazionali come sui prezzi sempre in aumento dei prodotti che vendeva: si dispiaceva per questo fatto, quando sapeva che molti suoi clienti già allora non avevano abbastanza denaro per far fronte agli aumenti imposti dal mercato. Era sempre generosa, e questo è stato il perno della sua vita che ha trasmesso anche alla sua famiglia: la generosità. Se n'è andata a causa di un ictus: il suo cuore non ce l'ha fatta a reggere oltre il peso della sua malattia e nella notte tra venerdì e sabato ha rallentato la sua marcia, fino a fermarsi definitivamente sabato in ospedale.
Marisa Monteferri