Una donna delle istituzioni preparata, onesta, presente e…gentile. Quest’ultimo aggettivo, tutt’altro che scontato nella politica delle urla e degli slogan sguaiati, è uno di quelli che meglio si addice all’Assessora alla Cultura del Comune di Velletri Romina Trenta, recentemente scomparsa a seguito di una malattia terribile che l’ha strappata troppo presto agli affetti e alla città tutta.
UNA DEDICA ACCORATA
Con la sua gentilezza Romina Trenta ha affrontato il suo mandato, senza mai chiudere la porta in faccia a nessuno, anzi ascoltando empaticamente tutti coloro che a lei si rivolgevano per le iniziative relative alle deleghe che la riguardavano. Ed è dunque conseguenza naturale che la prima panchina della gentilezza installata sul territorio castellano sia proprio a Velletri, proprio in onore di Romina Trenta e proprio con una frase pronunciata dall’Assessora.
LA FRASE DI ROMINA
“Bisogna avere braccia larghe per accogliere, consolare, includere, amare, perché ci si salva assieme”. Queste le parole divenute emblematiche di un modo di fare e pensare moderno e intramontabile, lo stesso che Romina Trenta oggi ci lascia in eredità. E saranno queste parole a caratterizzare la panchina della gentilezza installata proprio l’8 marzo in Villa Ginnetti, a Velletri. La panchina è un invito alla socialità, all’allegria, alla vita. E la vitalità di Romina Trenta è il giusto spunto per questo nuovo spazio a lei dedicato nella sua città.