Velletri, il Premio Padre Italo e Luigi Laracca consegnato all’avvocato Patrizia Fede

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Si è svolta Sabato 22 Luglio la prima edizione del Premio Italo e Luigi Laracca, sacerdoti somaschi, con una manifestazione voluta dalla Fondazione Museo Luigi Magni e Lucia Mirisola per riscoprire l’attualità del valore del carisma fondativo dell’Ordine dei Padri Somaschi. Presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale il consigliere Candida Zazzaro, tra i presenti anche Massimo Montagna e Nadia Pontecorvi del Gruppo di costume “Le Zitelle Velletrane”, e Fabio Ciarla e Maria Crespi per l’Associazione Padre Italo Laracca.

Quando nel 1617 l’ordine dei Chierici regolari di Somasca prese possesso della Chiesa di San Martino iniziò un cammino che dura ormai da oltre quattro secoli. Quattro secoli di presenza dell’Ordine fondato da San Girolamo Miani nella nostra città, che costituisce oggi una pagina fondamentale della vicenda umana della comunità veliterna. Generazioni di giovani sono state educate dai “figli” di San Girolamo a Velletri, prima con l’insegnamento e poi con l’accoglienza. Il primo tentativo di aprire a San Martino un orfanotrofio fu nel 1919 per merito del Parroco Padre Pasquale Gioia ma durò solo un anno, si dovette chiudere nel 1920 per mancanza di fondi.

Dovettero passare ventisei anni e una guerra per arrivare al 1946, quando grazie all’impulso del Parroco Padre Italo Laracca, venne aperta a San Martino la casa dell’Orfano San Girolamo Miani che ha accolto quei ragazzi la cui vita è stata stravolta dalle sofferenze della Seconda Guerra Mondiale e sotto la protezione della Madonna degli Orfani posta sulla sommità dell’edificio accanto alla Chiesa di San Martino, hanno trovato amore, accoglienza e piano piano hanno visto guarire le loro ferite.

Tutto questo rappresenta un patrimonio importantissimo per Velletri ed è stato ricordato Sabato 22 Luglio, anniversario della nascita di Padre Italo Laracca, al Polo Espositivo Juana Romani, dove si è svolta la prima edizione del Premio Italo e Luigi Laracca. Ad aprire la serata il presidente della Fondazione Magni / Mirisola che dopo una breve introduzione sul significato della manifestazione ha introdotto il concerto della soprano Roberta Orlando. Accompagnata al maestro Alessandro Mastrone, Roberta Orlando ha eseguito alcune celebri arie d’opera e sacre. Nell’intervallo la compagnia “Il Teatrone” rappresentata da Enrico Cappelli, Elisabetta Berdini e Maria Chiara Gualtieri ha fatto un ricordo dello spettacolo “Tra le rovine di Velletri” di Gianmaria Volontè e Angelica Ippolito. Padre Pietro Trezzi, presente sia come Parroco di San Martino che come rappresentante dell’Ordine dei Padri Somaschi, ha consegnato il premio all’Avvocato Patrizia Fede. Il premio consiste in un’opera del maestro Sergio Gotti. Prima della consegna ufficiale del riconoscimento è stata data lettura della motivazione che riportiamo di seguito: “Ha dedicato la sua professione, alla difesa dei più piccoli, facendone una vera e propria missione di vita. Impegnata nel laicato cattolico, è una donna di fede, di rara rettitudine morale e spirituale”.

Il Premio Italo e Luigi Laracca sacerdoti somaschi arriva a riconoscere questa sua ragione di vita e traendo le sue motivazioni tavole fondative dell’Ordine dei Padri Somaschi, il cui fondatore San Girolamo Miani è stato proclamato patrono degli orfani e della gioventù abbandonata vuole dire grazie all’Avvocato Fede per il suo raro esempio di attaccamento alla difesa dei più deboli. I padri somaschi, a San Martino hanno accolto e cresciuto numerosi giovani in difficoltà questo fornisce lo stimolo per sottolineare come sia sempre più necessario nella società odierna la necessità di accogliere e proteggere quanti oggi hanno sempre più necessità di essere difesi.

Dopo la conclusione del concerto la consigliere comunale Candida Zazzaro ha portato i saluti dell’amministrazione comunale.  Un grazie al maestro Sergio Gotti, alla compagnia Il Teatrone, al centro musicale Arcangelo Corelli, al maestro Alessandro Mastrone direttore della Cappella Musicale Clementina, senza di loro questa prima edizione non sarebbe stata possibile.