Velletri in attesa de “L’emozione di mai”, edizione 2023: intervista a Mauro Ingafú

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Il 2023 è un anno importante per il progetto di beneficenza “L’emozione di mai”, poiché viene tagliato il traguardo della X edizione. Il Teatro Artemisio-Volonté ospiterà ben due serate, con un programma vastissimo e tanti artisti. Ne abbiamo parlato con Mauro Ingafú, direttore artistico ed event manager della manifestazione, per scoprire qualcosa in più della due giorni in calendario sabato 11 e domenica 12 dicembre. Il nostro Giornale, Velletri Life, è media partner dell’evento.

“L’emozione di mai” è sempre una emozione. Cosa ti spinge a fare crescere una iniziativa ormai entrata nel cuore della comunità?

La forza di volontà a portare avanti sempre di più questo progetto è data dalla accorata sensibilizzazione che non può mai cessare e mira rendere partecipi ed informare sempre più persone.

Curando la direzione artistica hai il privilegio di testare la sensibilità degli artisti che partecipano all’evento. Quali risposte trovi nei diversi cantanti, attori, musicisti che sposano ogni anno la causa?

Ci sono artisti che seguono questo evento sin dalla nascita e con il loro entusiasmo hanno fatto da traino agli altri. Gli artisti del mondo dello spettacolo si informano, se non ti conoscono prima, e dai social e dalle loro amicizie sanno che questo è un progetto sano dove possono dare il loro contributo al 100%. Spesso finisce che se ne innamorano…

Il 2023 prevede una edizione speciale in due serate… Come si è arrivati a sviluppare questa idea di una doppia serata?

Perché lo scorso anno abbiamo tenuto fuori dal teatro più di 100 persone che volevano prenotare. E lasciar fuori persone che avrebbero voluto contribuire alla causa è stato per me un gran dolore. Quest’anno abbiamo spazio per tutti e la speranza è, grazie anche alle testate giornalistiche e ai social, quella di fare Sold out in tutte e due le serate.

Numeri alla mano, dal 2013 al 2023 quanto si è raccolto e quanto si è fatto lavorando intorno a questa manifestazione?

Si è lavorato tantissimo con il mio gruppo di lavoro che non finirò mai di ringraziare. Non solo nell’imminenza dell’evento, ma almeno 4 mesi prima iniziamo a tirar giù idee e tanto lavoro. Mi soffermo, visto che mi hai dato l’opportunità, a ringraziare e e citare Giancarlo Aluigi, Angela Colò, Paola Grezzi e Tiziana Mammucari. Per quanto attiene la raccolta, invece, in nove anni abbiamo consegnato circa 40000 euro alla Associazione Parent Project Duchenne.

Ringraziamenti…?

Visto che sono imminenti le due serate ringrazio anticipatamente oltre gli sponsor e gli artisti che hanno risposto affermativamente alla decima edizione, il pubblico e tutte le persone saranno presenti perché solo dal vivo capiranno cosa stiamo facendo e quanta strada c’è ancora da percorrere per sostenere la disabilità distrofica di questi ragazzi.

Se ti chiedessero di descrivere in uno spot si 20 secondi la X edizione de “L’emozione di mai” per invitare il pubblico alla partecipazione, cosa diresti?

Direi che siamo sulla buona strada con le prenotazioni ma userei un motto che riporto spesso in questi giorni: “NON FATEVELO RACCONTARE!