La scomparsa di Marcello Pontecorvo ha lasciato il segno nella comunità di Velletri. Non poteva essere altrimenti, visto lo spessore politico e umano del consigliere comunale, ricordato da tutti come una persona leale e corretta oltre che capace. Oltre al Sindaco di Velletri, Orlando Pocci, che ha di fatto dato la notizia, sono intervenuti in tantissimi esponenti delle istituzioni e non solo. Tra questi Giorgio Zaccagnini, che ha tracciato un profilo veritiero del collega consigliere, esaltandone sia la passione politica che il grande lavoro fatto troppo spesso in silenzio e quindi forse non abbastanza compreso dalla "massa".
"Marcello stavolta ha fatto rumore. Forse per la prima volta nella sua vita, per come l’ho conosciuto io, piena di passione politica e competenza amministrativa", ha esordito Zaccagnini, che è nel gruppo consiliare del PD di cui Pontecorvi era uno dei veterani. "Lui che non andava mai sopra le righe, è stato un faro, una delle ultime personalità politiche con il garbo, l’autorevolezza e tutta la forma sostanziale della Prima Repubblica, uno di quelli che la politica poteva davvero insegnarla. Ma, soprattutto, era un uomo di squadra, onesto e profondamente leale. Le vicende legate al centrosinistra velletrano, probabilmente, gli hanno riconosciuto meno di quello che ha dato per la Città, ma seppur non sempre in accordo sulle singole questioni, la mia generazione deve a lui tanto. Io la segreteria del partito, che senza il suo sostegno non avrei raggiunto. Sapeva vedere oltre la realtà quotidiana, gli piacevano i numeri e le campagne elettorali. Si dice che, nei 10 anni da vicesindaco di Velletri, si sia visibilmente incazzato giusto un paio di volte e solo per il modo di porsi strafottente dei suoi interlocutori. Questo era Marcello, un militante che ha ricoperto il suo ruolo fino all’ultimo, che se n’è andato da presidente della Commissione Bilancio svolgendo, di fatto, negli ultimi anni i compiti propri dell’assessore dopo Romina. Forse è anche per questo che oggi è ancora più difficile farsene una ragione. Ciao e grazie di tutto Marcè, chapeau".