Velletri, l’architetto Emanuel Acciarito vince il secondo premio del concorso di poesia “Il sabato del villaggio”

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“In quella notte di un giorno di fine estate, / ho immaginato guardando il calendario senza date / il nostro infinito / condito con un dito / abitare incorniciato, / tra quelle pennellate con finitura brillante / il nostro nido costruito errante. / Finché, cercavo di capire tra i tuoi capelli / portati come gioielli / tutte quelle emozioni ribelli / prima di colare / come una prima volta al mare / sul tuo corpo ansimante da far vibrare, / di nuovo, un altro secondo passato con te, a urlare / ti voglio per sempre, così amare. / Mentre tu in quel momento con il tuo sguardo, / mi guardavi pietrificando per sempre il nostro traguardo.”.

Con questa poesia Emanuel Acciarito, si è aggiudicato il secondo premio del concorso veliterno di poesia 2023 della sezione speciale “Il sabato del villaggio” indetto dall’associazione culturale “La Vigna dei Poeti” in occasione della 92° Festa dell’uva e dei vini della Città di Velletri.

La cerimonia di premiazione del concorso si è tenuta venerdì 20 ottobre presso la sala consiliare del comune di Velletri.

Durante la cerimonia ogni poeta partecipante ha potuto leggere la propria poesia.

“Sono molto grato del riconoscimento ricevuto” – ha tenuto a sottolineare Emanuel Acciarito al termine della premiazione – conosco la Presidente Marisa Monteferri da più di venti anni, e so con quanta dedizione e professionalità organizza le attività dell’associazione culturale “La Vigna dei Poeti”. Per me è sempre un grande onore potervi partecipare, e un immenso privilegio riceverne un premio”.

In questa occasione Emanuel Acciarito dopo aver letto la poesia “Medusa” ha potuto leggere anche la sua seconda poesia partecipante al concorso nella sezione a tema in cui si è aggiudicato l’ottavo premio con la poesia “Il progetto della nuova serra”.

“Dedico questa poesia a mio nonno, che la terra del suo paese ha sempre saputo coltivare con tanto amore” – ha dichiarato Emanuel Acciarito durante la premiazione.

“La terra / mi stanca come se fossi l’ultimo uomo allungato rasoterra / a fare come un soldato, sempre un’ultima guerra / ma per ora, è sempre quella che più mi attrae

anche dentro il progetto della nuova serra / pensata, pure per celebrare un odore lontano, e tradizionale / di un uomo speciale, / che mi piace sempre ricordare / nel paesino di campagna sempre a fare, / in ogni particolare / il miglior vino di ogni altra vicina vigna / mentre ti insegna a farlo a regola d’arte nella sua cantina, / anche con quel giusto pizzico di tigna.”.

“Scrivere mi è di grande affanno, perché non è la mia arte” – scriveva Michelangelo al Vasari nel 1557. Emanuel Acciarito senza dimenticare la lezione dei maestri del passato e l’insegnamento di quelli del presente, scrive per dare completezza al suo percorso poetico di architetto e artista attento ed interessato al tema della rigenerazione urbana e osservatore di tutte quelle tematiche che riguardano lo sviluppo eco-sostenibile ed efficiente della “Green Smart City” della città futura.

Il suo impegno lavorativo viaggia costantemente nella chiara direzione di rispetto, tutela e valorizzazione dell’ambiente, del patrimonio storico, artistico e antropologico, con particolare attenzione al concetto di bellezza e funzionalità di tutte quelle realtà che compongono e articolano la vita di un territorio con uno sguardo innovativo, proteso sempre verso il futuro.