Cristo, chi l’ha visto?

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Gv 14,15-21

TESTO

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.  Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

COMMENTO

“Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito…”.

La vicenda di Gesù e della Chiesa è vista da Giovanni come un grande dibattito processuale, dove la figura dello Spirito Santo chiamato Consolatore (in greco Paraclito, che può significare anche avvocato, difensore, protettore, intercessore) ha la funzione di svolgere una difesa contro un avversario agguerrito come il “male”.

“…lo Spirito della verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.”.

Sembra che chi non è credente, pur avendo intenzioni buone, pur difendendo i sani principi, pur annunziando i valori universalmente riconosciuti, non possa resistere all’attacco delle forze avverse e, di conseguenza, soccomberà.

Ma il credente deve essere per forza cristiano?

Se l’amore di Dio è universale, se Gesù è morto in croce ed è risuscitato per salvare il mondo intero, non riesco ad immaginare uno Spirito Santo che agisce solo nello spazio delle religioni professate all’insegna dei simboli cristiani.  A mio parere, il Paraclito valica questi confini per raggiungere altri esseri umani dovunque essi siano e da loro si fa conoscere e in loro abita, e con loro in forme diverse, ma con le stesse parole, annuncia la pace, la fratellanza, i diritti a vantaggio dei più deboli.

Solo in questo modo si riesce a capire come sia possibile che il discorso di un Papa (Francesco), che fa riferimento agli extraterrestri, possa ricevere gli applausi e il consenso di tutti,  almeno da quel che appare.

“…voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete…”.

Ma il capo della Chiesa Cattolica che nei discorsi coglie gli aspetti essenziali di un vivere pacifico e giusto, raccogliendo consensi, è poi credibile? Lo si riconosce come operatore sincero e disinteressato di quei valori che predica?

Povero Spirito Santo, quanto deve lavorare dentro la Chiesa cattolica, che Lui scelse un tempo (almeno così dicono) come faro unico destinato ad illuminare il mondo intero!…

“Vedere” e “vivere” sono la stessa cosa nel vangelo e le due azioni suppongono una contemporaneità ferrea a favore della coerenza. Il Papa ha detto: “scusate per i preti pedofili” e ha riappacificato gli animi e ha rilanciato tra le folle un cattolicesimo suadente e umano, ma manca ancora la prova dei fatti per poter ringraziare il Signore.

L’umanità ha visto Cristo?

La fede è un movimento interiore come la lava di un vulcano. Ribolle, ogni tanto fuoriesce eruttando con fragore, poi nel gelo della neve riposa. La fede è l’atteggiamento che si ha verso la vita e verso le persone, è fiducia piena negli altri, è onestà, è compassione, è solidarietà.

La fede non è soltanto quella dei cristiani, perché Cristo è di tutti e ciò che ribolle nei vulcani è lo Spirito Santo, quello di tutti; quello che, quando esplode, invade col suo fuoco vallate straniere e terre pagane,  a dispetto di certi devoti che negli orticelli chiusi continuano a coltivare insalate  meravigliose all’occhio, ma sciocche alla bocca.